La Corte di Cassazione civile (Sentenza, Sez. trib., 21/05/2007, n. 11682) ha ribadito che le somme percepite come interessi compensativi costituiscono reddito tassabile in quanto essi hanno la funzione non di reintegrare il patrimonio del creditore, ma di risarcire il mancato guadagno che il creditore avrebbe potuto realizzare avendo la disponibilità del capitale.
Si tratta, dunque, di un reddito- entrata, che non va a ripristinare un patrimonio depauperato, ma comporta un incremento di ricchezza, collegato alla redditività del capitale.
In tal modo è stato ribadito il principio già affermato dalla sentenza n. 9111 del 2002, confermando una interpretazione non suscettibile di modifiche in favore dei contribuenti