Grave denuncia è stata presentata alla Regione Lazio dalla Fimmg, il sindacato dei medici di famiglia:«La Regione rimborsa ai farmacisti il prezzo pieno di farmaci generici che questi acquistano con sconti fuori legge, anche del 90 per cento sul prezzo della fustella, quasi il triplo di quelli consentiti».
Il sindacato dei medici interviene a piedi uniti denunciando il fatto che in tal modo i farmacisti creano un danno alla Regione e si arricchiscono in modo illegittimo sulla salute dei cittadini.
Nel corso dell’intervista rilasciata dal segretario regionale dei medici di famiglia, Pier Luigi Bartoletti, si comprende il motivo dell’attacco: la possibilità concessa ai farmacisti di sostituire il generico prescritto dal medico con altro da lui detenuto in farmacia.
Purtroppo si tratta dell’ennesimo scontro intorno a motivi meramente commerciali nel quale la salute dei cittadini viene usata solo come nobile schermo di interessi economici: I medici prescrittori non vogliono assolutamente perdere il potere commerciale legato alla scelta della casa produttrice del farmaco e, non a caso, sono sempre stati i più fieri oppositori alle proposte di Federfarma di indicazione della sola molecola terapeutica sulle ricette.
Ma in tal modo, purtroppo, per preservare piccoli e modesti interessi personali, non si fa altro che rafforzare la tesi di chi vuole riformare e liberalizzare completamente l’attuale sistema di distribuzione del farmaco.