FederFarma VS. Sindacati

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Una brusca interruzione nelle trattative tra Federfarma e i Sindacati Confederali minaccia di bloccare il dialogo e di portare a stati di agitazione dei dipendenti. Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil rifiutano decisamente l’offerta fatta da FederFarma per il rinnovo contrattuale nazionale per le farmacie private. Un braccio di ferro che riguarda ben sessantamila dipendenti in tutta Italia, confronto che sembra, purtroppo, destinato ad inasprirsi. “Dopo 20 mesi dalla scadenza del CCNL, la controparte, non ha saputo far altro che una proposta economica che risulta insufficiente, non dignitosa e quasi provocatoria. Particolarmente inopportuna la decisione della delegazione trattante di Federfarma di non consentire alcuna apertura sul welfare contrattuale – previdenza complementare ed assistenza sanitaria integrativa – nonche’ l’indisponibilita’ a valorizzare le professionalita’ intervenendo sulla classificazione del personale, ormai obsoleta, la negazione del diritto al part-time post maternita’ e la non volonta’ ad investire sulla formazione“. Questa è la posizione dei sindacati allo stato attuale delle cose, che minacciano “adeguate iniziative di sensibilizzazione, di visibilita’ e di lotta a sostegno di questa vertenza”. FederFarma prende una posizione più attendista e serafica, liquidando la rottura soltanto come parte di “una normale dialettica contrattuale”. Un importante elemento sarà poi l’introduzione della convenzione farmaceutica con il nuovo SSN, che dovrebbe prevedere possibilità di carriera per i farmacisti collaboratori. Su questo punto FederFarma si dichiara in piena sintonia con i Sindacati. La partita è ancora lunga.

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