Prevenzione cardiovascolare grazie all’ECG in farmacia

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ECG in farmaciaAl Congresso nazionale della SIPREC (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) è stato presentato uno studio opera dei ricercatori dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele.
Lo studio aveva lo scopo di valutare l’importanza della fornitura di un servizio di elettrocardiogramma nelle farmacie, in particolar modo per migliorare la prevenzione delle malattie cardiovascolari nelle donne.

I risultati sono stati davvero incoraggianti: lo studio ha dimostrato prima di tutto che il servizio è stato enormemente apprezzato, dato che l’88,8% delle persone asintomatiche, soprattutto donne, ha voluto usufruirne.
Attualmente si riscontra una bassa prevalenza di donne che effettua regolari controlli cardiologici, per via del fatto che tradizionalmente le malattie cardiovascolari sono considerate più frequenti nel sesso maschile. Questa osservazione, unita al fatto che spesso l’ischemia cardiaca nella donna si presenta in maniera asintomatica, o comunque con caratteristiche diverse rispetto a quelle osservate nell’uomo, fa sottovalutare il rischio.

Ben venga dunque un servizio che incoraggi la prevenzione anche nel genere femminile, dal momento che l’insorgenza di malattie cardiovascolari nella donna non ha una frequenza così inferiore rispetto a quella dell’uomo, semplicemente si verifica più tardi negli anni quando, dopo la menopausa, viene meno la protezione offerta dagli estrogeni.

Domenico Cianflone, Primario della U.O. Prevenzione e Riabilitazione Cardiovascolare, IRCCS San Raffaele, ha così commentato il lavoro svolto: “La minore attenzione alla diagnosi e cura delle malattie cardiovascolari nelle donne è un fenomeno noto. Può darsi che la disponibilità di nuove modalità di erogazione di servizi medici possa contribuire a ridurre questa disparità”.

Lo studio ha interessato 529 persone che, tra settembre 2009 e settembre 2010, si sono recate in una delle 24 farmacie collegate con Telbios (centro servizi telemedicina) per effettuare un elettrocardiogramma, l’esito del quale è stato automaticamente trasmesso al Centro. Tramite un questionario, sono stati raccolti dati dei pazienti quali eventuali sintomi e fattori di rischio cardiovascolare.
Nei casi in cui è stato ritenuto opportuno, il medico che ha refertato l’ECG ha consigliato al paziente in questione la necessità di riferire il risultato al proprio medico di medicina generale.

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