La cura vien dal mare

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Trabectidina, è questo il nome del farmaco che sta rivoluzionando la lotta al cancro ovarico. Di derivazione organica, la Trabectidina viene estratta dalla ectenascidia turbinata, una via di mezzo tra una spugna ed un corallo. La PharmaMar, l’azienda che produce questo ed altri principi attivi derivati dai fondali marini, ha ricevuto l’autorizzazione dall’Agenzia Europea del Farmaco e dall’Aifa italiana, poichè è stata riscontrata la sua efficacia nel trattamento del cancro ovarico e sul cancro ai tessuti molli. Ma non solo: sono in corso sperimentazioni anche per il carcinoma al pancreas, tumore al seno, tumori pediatrici. I risultati più evidenti per ora sono stati ottenuti con il cancro ovarico ricorrente, e gli studi in merito hanno destato molta sorpresa, sviluppando due rami di studio specifici. Nel primo studio si è trattato le pazienti con la doxorubicina pegilata liposomiale (Dlp), alla quale è stata aggiunta poi la trabectidina. Risultati eccellenti: aumento della sopravvivenza di sei mesi e miglioramento della qualità della vita. Il secondo studio si è occupato di pazienti con sensibilità al platino e la procedura applicata ricalcava quella del primo studio: Dlp e poi Dlp e Trabectidina. Successivamente è stato aggiunto il platino. Risultati straordinari: nove mesi di sopravvivenza in più, con relativa diminuzione di mortalità di oltre il quaranta per cento. L’aggiunta del platino ha dato eguali giovamenti anche alle pazienti con dimostrata sensibilità ad esso, e questo è importante poichè la sensibilità al platino provoca recidive dopo sei-dodici mesi.

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