Omnibus

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La Camera ha approvato il tanto discusso disegno legge Omnibus, la cui sezione riguardante la sanità è stata presentata dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio; in settimana, il disegno, potrebbe arrivare anche al Senato. Le tematiche sanitarie riformate sono davvero molte: specializzazione ridotta ad un anno per i giovani medici, assistenza sanitaria on line, esami strumentali e fisioterapisti in farmacia, l’obbligo da parte delle strutture sanitarie di redigere un rapporto sugli “eventi avversi” verificatisi ogni anno, e tanto altro. All’orizzonte si vedono le prime scaramucce del solito dualismo: medici ospedalieri contro baroni universitari. La parte dell’Omnibus che creerà sicuramente l’ennesimo attrito tra le due categorie sarà certo quella riguardante il trasferimento ad Asl ed ospedali dei medici in formazione specialistica, con tanto di stipendio pagato dalle Regioni. L’Omnibus, che come il nome suggerisce si occupa di tutto, dalle televisioni al nucleare, dalla sanità alla cultura, è passato alla Camera con dieci voti in più rispetto alla maggioranza richiesta. Per la sezione sanitaria, pare che ci sia la possibilità del ritiro dell’articolo 12, quello riguardante la possibilità della presenza di infermieri e fisioterapisti in farmacia; l’articolo 12 sarebbe usato come materia di scambio con il disegno di legge sul riordino del servizio farmaceutico, da due anni fermo al Senato. Tutto è ancora in ebollizione e non ci resta che aspettare la fine dell’iter, dopo scambi e controscambi, offerte e richieste. Qualcosa rimarrà come Legge dello Stato, e solo allora faremo le nostre valutazioni.

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