Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (MNFL), l’Associazione Nazionale Parafarmacie Italiane (ANPI) e la Federazione Esercizi Farmaceutici (FEF) hanno denunciato, sottoscrivendo una nota congiunta, il fatto che il Governo Italiano abbia accantonato l’articolo che prevedeva la possibilità di offrire nelle farmacie nuovi servizi ai pazienti, ad esempio permettendo a fisioterapisti e infermeri di offrire le proprie prestazioni in questi esercizi.
La notizia ha avuto scarsa diffusione, anche a causa del fatto che la decisione è stata presa lo stesso giorno in cui Standard & Poor ha declassato il rating dell’Italia (un fatto che ha avuto grande risonanza) e il Fondo Monetario Internazionale ha comunicato la sua idea che l’Italia non riuscirà a raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio in mancanza di serie riforme e liberalizzazioni.
Le associazioni, all’interno della loro nota rilasciata in maniera congiunta, hanno reso noto che, nel corso dei lavori sul ddl 1447-A, che ha come titolo “Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria” alla Camera, l’articolo 12 è stato stralciato.
Tale articolo era appunto relativo al tipo di servizi che possono essere erogati in una farmacia.
La decisione in merito è stata quindi rinviata alla discussione del ddl 863 Gasparri – Tomassini, da tre anni allo studio della Commissione igiene e sanità del Senato.
Tra gli argomenti contenuti nell’articolo vi eano anche alcuni emendamenti che avrebbero comportato la liberalizzazione dei farmaci di fascia C. L’approvazione di tale emendamento avrebbe consentito anche alle parafarmacie di vendere farmaci con obbligo di ricetta, purchè tali farmaci fossero concessi a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Le tre associazioni hanno reso noto il loro pensiero sul fatto che tale decisione sia contraria agli interessi del paese, ritenendo che solo le liberalizzazioni abbiano la potenzialità di portare risultati concreti e a breve termine per la crescita dell’economia.