Blocco Cup presso le Farmacie per Mancato accordo

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Luigi Ferone: RAGGIUNGERE UN ACCORDO CON FEDERFARMA

Il Consigliere Regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato un’interrogazione alla Giunta per sapere se la Regione intende, finalmente, raggiungere un accordo con Federfarma al fine di rendere possibile la distribuzione dei farmaci salvavita presso le farmacie della nostra regione.
“Le farmacie di Trieste svolgono un ruolo importantissimo gestendo il Centro Unico di Prenotazione – ha dichiarato Ferone – quindi dando la possibilità agli utenti di prenotare le varie visite specialistiche, o esami diagnostici, effettuati in Ospedali o Case di Cura, e a provvedere alla riscossione dei relativi importi.
Ora è stato proclamato, proprio a Trieste, unica località dove le farmacie gestiscono il CUP, uno sciopero per lunedì, martedì e mercoledì prossimi.
Ogni giorno ci sono circa mille persone che entrano in farmacia per un appuntamento – ha sottolineato Ferone – e ora dovranno recarsi agli sportelli di ospedali e distretti, oppure utilizzare il Call Centre.
È la prima volta che ciò si verifica e questo dà la misura dell’esasperazione dei rapporti fra Federfarma e Regione, che trovano la loro ragion d’essere nella sensazione di marginalizzazione di cui Federfarma si sente vittima, ed appare ovvio che se la situazione non si sbloccherà Federfarma chiuderà il servizio CUP a Trieste, con grave danno per migliaia di utenti. Il motivo del contendere – ha proseguito Ferone – è la distribuzione dei farmaci salvavita, indispensabili ai pazienti che si trovano in assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale. Sono medicinali gratuiti che servono a curare malattie molto gravi e pertanto, anche in quest’ottica, le farmacie possono svolgere un ruolo importantissimo.
Da tempo i farmacisti chiedono di poter vendere farmaci salvavita di nuova generazione, per dare un servizio più immediato ai cittadini e per rispondere alle esigenze degli stessi con una disponibilità “a tutto campo” per quanto concerne i farmaci. Attualmente – ha rimarcato Ferone – questo tipo di farmaci vengono ritirati dagli interessati presso i Distretti Sanitari che, fra l’altro, nei giorni festivi sono chiusi, con tutti gli inconvenienti che da ciò deriva per l’utenza e c’è da aggiungere l’ulteriore disagio rappresentato dagli spostamenti a cui molti anziani e malati sono costretti, proprio per raggiungere i Distretti Sanitari, generalmente posti in zone decentrate, mentre le farmacie sono capillarmente distribuite sul territorio e quindi facilmente accessibili a tutti.
Da tempo Federfarma ha richiesto al Servizio Sanitario Nazionale di ottenere, per le farmacie, la possibilità di vendere farmaci salvavita di nuova generazione e a tutt’ora tale richiesta è rimasta senza risposta, ad eccezione della ASS n.6 di Pordenone, dove il Direttore, a marzo 2011, ha firmato l’accordo con Federfarma.
È indubbiamente auspicabile – ha concluso Ferone – che, finalmente, sia raggiunto un accordo che recepisca le richieste di Federfarma, nell’interesse dell’utenza e della stessa Regione.”

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