Omnibus: sparito l’articolo 12

L’articolo 12 del Ddl Omnibus, non ce l’ha fatta. Lo avevamo previsto ed infatti oltre ad essere spariti i servizi in farmacia, è scomparso anche l’ordine degli odontoiatri, nessuna traccia neppure del segreto professionale e d’ufficio. Ora la palla passa al Senato. Le novità più chiare sono queste:

Nell’articolo 1

Via alle sperimentazioni di “genere” e nuove norme per la Rm. Tra le più evidenti c’è una normativa sulle installazioni delle apparecchiature a risonanza magnetica; queste devono essere autorizzate dalla Regione in caso abbiano un valore di campo statico di induzione non superiore a quattro Tesla, mentre se il valore è superiore l’autorizzazione deve venire dal Ministero della Salute, con l’approvazione del Consiglio superiore della sanità, l’istituto superiore di sanità e l’Inail.

Nell’articolo 6

Niente Ordine degli odontoiatri e sanzioni disciplinari per chi applica le linee guida. Saranno validi i crediti Ecm acquisiti all’estero.

Nell’articolo 9

No al segreto professionale e d’ufficio sugli eventi avversi. Cancellato l’obbligo delle strutture di presentare una relazione annuale sui casi.

Nell’articolo 10

Le nuove modalità della formazione medico specialistica, per gli studenti ammessi al biennio conclusivo del corso, prevedono l’inserimento all’interno delle aziende del Servizio Sanitario Nazionale. Questo non da diritto però alla nascita di nessun tipo di rapporto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale, e le valutazioni del medico in formazione rimane competenza dell’Università.

Nell’articolo 13

Si prevedono sanzioni assai più severe per medici e veterinari che facciano convenzioni con le farmacie: si arriva ad un massimo di centomila Euro.

Seguire l’iter di un Ddl è molto difficile, visto il cammino tortuoso delle leggi verso la loro nascita, ma ora possiamo dire che manca davvero poco, se il Senato non stravolgerà ancora il decreto, si pensa che in tempi brevi il decreto diverrà legge dello Stato.