Ottantuno paesi coinvolti, due milioni e mezzo di dosi sequestate, per un valore di quattro milioni e mezzo di Euro. Ecco in breve l’operazione “Pangea 4” portata a termine dall’Interpol tra il venti e il ventisette Settembre, per contrastare il mercato on line di medicinali contraffatti. L’operazione ha permesso anche l’oscuramento di oltre tredicimila siti legati alla vendita di farmaci illegali. ”I risultati oltre a confermare la crescente richiesta in rete di alcune tipologie di farmaci, come quelli per il trattamento delle disfunzioni sessuali maschili o acquistati per fini diversi rispetto alle indicazioni terapeutiche riportate in etichetta, hanno evidenziato una diffusa tendenza all’acquisto online di prodotti anoressizzanti come il Rimonabant, ritirato dal commercio nel 2007 perche’ considerato pericoloso per i gravi effetti a livello psichiatrico e neurologico”. Queste sono le considerazioni che si leggono in una nota delle autorità italiane. Nel nostro paese infatti sono state sequestrate oltre cinquantamila dosi di medicinali falsi o illegali, e l’operazione è stata portata al successo con la collaborazione della Agenzia Italiana del Farmaco, l’Agenzia delle Dogane e Carabinieri del NAS, con il supporto degli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (USMAF), e del Ministero della Salute. Questi enti si sono riuniti in una task-force nazionale che partecipa ogni anno all’operazione “Pangea”, già alla quarta edizione, visti i successi ottenuti. Quest’anno i paesi che hanno collaborato sono stati il doppio di quelli del 2010 ed anche questo rappresenta sicuramente un successo. L’Interpol intanto alza il tiro e si ripromette di rintracciare i flussi finanziari e le fonti dei prodotti farmaceutici illegali e pericolosi per la salute pubblica. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute circa la metà dei farmaci venduti su internet sono contraffatti, falsi o illegali. La lotta forte e senza remore ad un crimine emergente, come quello che sta invadendo internet con fialette e pastiglie miracolose, è un dovere imprescindibile per la garanzia e la tutela della salute pubblica.