Fino al 7 ottobre all’Università di Siena il convegno “4th ICRI – International Conference on Retroviral Integration”
E’ in corso nell’Aula magna dell’Università di Siena il convegno internazionale “4th ICRI – International Conference on Retroviral Integration”.
Centocinquanta ricercatori provenienti da tutto il mondoe attivi nella ricerca contro il virus dell’HIV si riuniscono per la prima volta in Europa per fare il punto della situazione e confrontarsi sulle prospettive future nella lotta all’AIDS.
“Il virus dell’HIV contagia le cellule sane – spiega il professor Maurizio Botta, membro del comitato organizzatore dell’evento e preside della facoltà di Farmacia dell’Università di Siena – quando una particolare proteina, l’integrasi, entra nel nucleo e integra il DNA virale con il DNA della cellula. Per impedire l’integrazione sono necessarie nuove molecole in grado di inibire l’attività di questo enzima”.
Le ricerche e le nuove scoperte in campo chimico farmaceutico e clinico sull’integrasi come bersaglio per la ricerca di nuovi farmaci contro l’HIV sono al centro del convegno internazionale, organizzato in collaborazione con l’Università di Leuven all’interno del VII Programma Quadro della Comunità Europea.
“Bloccare il diffondersi dell’infezione – prosegue il professor Botta – significa evitare lo svilupparsi della malattia dell’AIDS, e questo grazie alla creazione di nuovi farmaci che hanno la capacità di bloccare il ciclo vitale dell’ HIV attraverso l’inibizione di enzimi virali fondamentali per la replicazione del virus stesso”. “Tuttavia, uno dei grandi problemi nella cura dell’AIDS è l’emergenza di ceppi virali resistenti ai farmaci che si utilizzano. Per questo motivo è necessaria una continua ricerca di nuovi farmaci capaci di contrastare l’azione del virus agendo con meccanismi d’azione diversi”.L’AIDS è un’infezione virale ampiamente diffusa in Africa, America ed Europa. Secondo i dati più recenti, solo in Italia si stima la presenza di circa 150.000 persone sieropositive, cioè affette da HIV: uno su quattro senza consapevolezza. Tra questi più di 22.000 in AIDS conclamato.
“La lotta all’Aids non si ferma – conclude il professor Botta – Con regolarità arrivano notizie circa risultati positivi nella ricerca e nelle prospettive di lotta al virus HIV”. “ Il convegno che si tiene a Siena rappresenta un’occasione unica di raccordo e confronto a cui partecipano i nomi più noti nel campo della ricerca in campo internazionale”.
Il professor Botta ed i suoi collaboratori lavorano da anni nel campo della chimica farmaceutica per la ricerca di nuovi potenziali farmaci per la cura dell’AIDS, dalla loro ideazione, attraverso le più moderne tecnologie informatiche, alla fase di realizzazione in laboratorio. Nel corso della conferenza verranno presentati gli ultimi risultati ottenuti dal gruppo di ricerca senese nell’ambito dello sviluppo di inibitori dell’enzima integrasi, oggetto di studio del congresso.
In particolare il professor Botta terrà una lezione sull’applicazione di tecniche computazionali e l’utilizzo della sintesi organica per la progettazione e la sintesi di nuovi inibitori dell’enzima integrasi .
Tra gli interventi, di particolare interesse sarà la lezione del professor Zeger Debyser, dell’Università di Leuven , che presenterà i risultati del suo gruppo di ricerca sul ruolo di una nuova proteina coinvolta nel processo di integrazione e chiamata LEDGF. Questa proteina agisce infatti come cofattore dell’Integrasi, facilitandone l’ancoraggio alla cromatina. LEDGF rappresenta quindi di fatto un nuovo bersaglio nello sviluppo di farmaci contro l’HIV. A tale proposito saranno presentate anche il disegno e la caratterizzazione biologica di piccole molecole dotate di potente attività antivirale. Queste molecole hanno la capacità di inibire l’interazione tra l’integrasi e l’LEDGF e quindi di bloccare la replicazione virale inibendo di fatto il processo di integrazione.
Il programma completo delle giornate di studio è disponibile on line all’indirizzo: