Terrore per i bambini

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Una bella metanfetamina e passa tutto. Sembra questo il messaggio alle spalle di un gravissimo fatto accaduto all’ASL di San Donà di Piave, provincia di Venezia. Una madre si è rivolta alla ASL per la continua distrazione del figlio a scuola e per la sua iperattività leggermente sopra la norma; in mezz’ora è arrivata la diagnosi e la cura: Ritalin. Un potente psicofarmaco di cui non sono stati illustrati alla madre gli effetti collaterali, ed oltretutto nella prescrizione non si sono rispettate le direttive dell’AIFA che segnalavano come linea guida di prescrivere il medicinale in questione solo in casi estremi e accompagnato da terapie non farmacologiche. “Sono perplesso sembra quasi che certe malepratiche americane siano arrivate anche da noi. E’ evidente che una diagnosi in mezz’ora è cosa poco seria, ed è altrettanto evidente che sono stati violati gli standard, che per casi non gravi come quello raccontato da questa mamma richiederebbero interventi inizialmente non farmacologici, e comunque il farmaco puo essere indicato come soluzione solo dopo una valutazione estremamente accurata e sempre con terapie non farmacologiche associate” Questo è il commento di Enrico Nonnis, Dirigente di neuropsichiatria infantile all’ASL di Roma . Sul caso si è già scagliato a spada tratta il comitato “Giù le Mani dai Bambini” che ha avviato una serie di controlli in tutta la penisola, giacchè sono pervenute al comitato stesso diverse segnalazioni che lascerebbero intuire che il caso di San Donà del Piave non sia isolato. Luca Poma, portavoce del comitato rilascia un commento molto preoccupato sul caso: “Non posso che augurarmi che prima della reale somministrazione dello psicofarmaco si sarebbero fatti altri esami, ma certamente il perfezionamento di una diagnosi così delicata in mezz’ora lascia esterrefatti. E ancora più sconcertante è che non sia stata fatta una previsione di terapia non farmacologica, dato che si trattava di un caso di disagio lieve: la mamma è stata congedata avendo come unica possibile risposta la medicalizzazione del problema di comportamento del Suo bimbo, e questo è molto grave”. L’onorevole Paola Binetti, neuropsichiatra infantile, dopo aver presentato un interrogazione parlamentare al Ministro della Salute Ferruccio Fazio per avere maggiori delucidazioni sul tema, ha dichiarato: “Il problema comunque è a monte perché, e lo dico da neuropsichiatria infantile prima ancora che da parlamentare, se vogliamo davvero evitare il riproporsi da noi delle follie successe negli Stati Uniti, dove milioni di bambini assumono psicofarmaci ogni giorno, il Ministro dovrebbe aumentare i fondi a disposizione dell’Istituto Superiore di Sanità per il monitoraggio anti-abuso sul territorio, inserendo nel Registro nazionale di controllo non solo i due psicofarmaci attualmente monitorati, il Ritalin della Novartis e lo Strattera della Eli Lilly, bensì tutti gli psicofarmaci somministrati ai bambini italiani, perchè quando si parla dei nostri bimbi la prudenza non è mai troppa”. L’intevista completa alla madre di San Donà del Piave è ascoltabile all’indirizzo:


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