Senato approva l’E-commerce dei farmaci: tra paura e ipocrisie

0
482

Il Senato ha sdoganato l’E-commerce dei farmaci. La mozione inerente all’acquisto di farmaci su internet è stata approvata all’unanimità e con questa si da incarico al governo di legiferare sul settore. Nel dibattimento si è data grande attenzione alla necessità di prevedere una formazione per chi fa dell’E-commerce con i farmaci una professione, e di realizzare campagne di informazione sui rischi relativi all’acquisto su internet di materiale farmaceutico. In sostanza: ancora una volta si autorizza qualcosa di già esistente, e si spenderanno soldi per far sapere al popolo che è una tipologia di acquisto molto pericolosa. Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, invece garantisce e rasserena: “Il governo ha approvato integralmente l’iniziativa legislativa volta a contrastare la contraffazione dei farmaci. L’area di intervento è su internet. Non si tratta tuttavia di una guerra alle vendite on line ma di un impegno a normare l’e-commerce farmaceutico entro ambiti specifici. Il web nel settore potrà essere utile complemento alle farmacie, ma il governo è contrario alle vendite fuori controllo”. Il primo firmatario della mozione e segretario della Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica Italiana, Luigi D’ambrosio Lettieri conferma che le proposte contenute nella mozione: “impegnano il Governo, in particolare, ad informare ed educare soprattutto le nuove generazioni a vagliare i pericoli che provengono da un acquisto incauto sul web”. Il senatore ha quindi sottolineato che l’analisi del fenomeno “si è arricchita del prezioso contributo di numerosi soggetti istituzionali, di rappresentanti dei consumatori, della filiera del farmaco e delle professioni sanitarie. La mozione appena approvata conferirà maggiore forza e autorevolezza alle proposte. Perché su internet viaggia e si compra di tutto, a rischio e pericolo della propria salute, delle proprie tasche e anche di quelle del sistema sanitario nazionale”. Opposizione e terzo polo, hanno ovviamente sottolineato la pericolosità della gestione impropria di questo tipo di commercio, stando sempre ben attenti a non scoraggiare l’utilizzo di internet e dell’E-commerce in generale. Sembra che tutti vedano la catastrofe potenziale, ma nessuno se la senta di dire no ai farmaci venduti via internet; si cerca piuttosto di costruire una fortificazione dietro alla quale nascondersi quando pioveranno i casi tragici legati all’acquisto di farmaci sul web. Pochissima onestà intellettuale, e tanti cavilli, sembra questa la ricetta scelta dai nostri rappresentanti per evitare di contrastare direttamente una moda di massa, e d’altro canto non assumersi la responsabilità delle inevitabili conseguenze. La mente va al sistema delle sigarette: da una parte lo Stato le vende, dall’altra si scrive sul pacchetto che il fumo uccide. Tutti contenti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here