“La richiesta dell’Europa di liberalizzare i servizi pubblici italiani privatizzandoli e’ gia’ applicata nel settore delle farmacie, 18.000 strutture gestite da privati su concessioni dello Stato”. E’ quanto ribadisce Federfarma in una nota di risposta alle affermazioni dell’Associazione Nazionale Parafarmacie Italiane (ANPI) secondo la quale la federazione dei titolari di farmacia contrasta provvedimenti di liberalizzazione del settore.
Federfarma, ricorda di aver gia’ ”avanzato una proposta di riforma del servizio farmaceutico, ‘bocciata’ dall’ANPI stessa che la ritiene illiberale e non rispondente alle richieste di liberalizzazione del settore.
La proposta di Federfarma punta a soddisfare l’esigenza dei cittadini, come peraltro quella delle forze politiche, di disporre di un servizio farmaceutico piu’ moderno, efficiente e capillare, a garanzia di un uniforme livello di assistenza sul territorio, prevedendo anche la possibilita’ di poter accedere piu’ agevolmente ai medicinali di automedicazione, resi disponibili anche senza la presenza obbligatoria del farmacista, oltre all’apertura di circa 2.000 nuove farmacie”.