Farmaci come le griffe dell’abbigliamento

0
430

Ecco il resoconto dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi a cura del Movimento Consumatori, dell’Università delle 3 Età di Andria, in collaborazione con la Teva

Farmaci come le griffe della moda: “La gente è prevenuta e vuole il farmaco di marca”.

E’ questo uno degli aspetti che è emerso nel corso dell’incontro tenutosi ieri presso la sala teatro “Oasi San Francesco” di Andria, sull’utilità del farmaco equivalente.
La manifestazione è stata promossa da Rossella Miracapillo del Movimento Consumatori e da Maria Rosaria Inversi dell’Università delle 3 Età di Andria, in collaborazione con la Teva, azienda multinazionale leader mondiale nel settore dei farmaci equivalenti.

Obiettivo dell’interessante confronto è stato quello di informare i cittadini sul fatto “che il farmaco generico ha la stessa validità del farmaco di marca. Questi ha lo stesso principio attivo, la stessa forma farmaceutica, gli stessi dosaggi, la stessa efficacia, la stessa sicurezza”.
Il farmaco equivalente è messo sul mercato, con il nome del principio attivo o con una contrazione del nome chimico dello stesso. Cosa cambia dunque?

Il prezzo di vendita che è molto più vantaggioso.
Infatti i farmaci equivalenti non sono coperti da brevetti e quindi senza i costi aggiuntivi per la ricerca. Se però in altre parti del mondo si fa un uso costante del farmaco generico, questa pratica è poco diffusa in Italia. E questo non va a nostro vantaggio, come spiega la dott.ssa Cappelluti dell’azienda Teva:

”L’Italia è un paese che sta invecchiando, come media d’età. Questo comporta per i cittadini un uso sempre maggiore di medicinali, e quindi di richieste alle case farmaceutiche. L’uso sempre più diffuso dei farmaci generici abbatterebbe i costi della sanità, e quelli risparmiati potrebbero essere usati per sperimentare nuove soluzioni terapeutiche”.

Pensiamo per tutti alle malattie rare o al cancro che non è ancora sconfitto.
Oggi ogni cittadino è libero di scegliere se acquistare il farmaco di marca o quello generico, ma sia i medici che i farmacisti sono tenuti ad informare i pazienti su questa duplice possibilità. Cominciare a fare una buona campagna di sensibilizzazione sul farmaco equivalente, sarebbe uno strumento utile anche alle Regioni, visto che una legge del 2009 le obbliga a autoregolarsi nelle spese sanitarie. I costi inferiori del farmaco generico, permetterebbero di gestire al meglio la spesa sanitaria, ed evitare quindi pesanti ricadute economiche sugli stessi cittadini.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here