La preparazione dei medicinali in farmacia è oramai un attività residuale, condizionata dalle mutevoli necessità terapeutiche, che richiede applicazione e competenze specifiche, e rimane pur sempre un ambito importante da approfondire ed analizzare. Queste sono state, assieme ad altre, le prerogative del quarto Congresso Nazionale Sifap (Società Italiana Farmacisti Preparatori), svoltosi qualche giorno fa a Trento. Quando la cura stabilita dal medico deve essere delineata ad hoc per il paziente, quando il mercato industriale non soddisfa le esigenze specifiche, quando bisogna evitare qualche eccipiente per una allergia del paziente… in questi momenti bisogna rivolgersi solo ed esclusivamente al farmacista, un farmacista preparatore. La necessità di una più stretta collaborazioni tra farmacisti e medici è stata la base il tema di fondo di tutto il congresso, come si evince anche dalle parole della Presidente Sifap Paola Minghetti: “ Esiste la necessità di focalizzare le esigenze dei clinici in tema di preparazioni personalizzate, stimolando una sempre più proficua collaborazione tra medici e farmacisti”. I punti focali della discussioni sono però stati: la rimborsabilità in Ssn o Ssr di alcuni preparati magistrali non riscontrabili nell’offerta industriale; l’aggiornamento della tariffa nazionale dei farmaci oramai datata a vent’anni fa; la possibilità di utilizzare quale fonte di materie prime i medicinali con AIC in particolari circostanze opportunamente regolamentate; l’opportunità di introdurre nella galenica norme più stringenti in tema di farmacovigilanza in analogia a quanto avviene per i medicinali industriali. Alla fine del congressola soddisfazione albergava in tutti i presenti: Ministero, Fofi, Sifap, Federfarma, Sifo ed anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Rocco Crimi, che è stato premiato durante la manifestazione “per aver saputo sviluppare l’innata passione per la galenica in ogni sua attività professionale”.