MNLF chiama Monti


Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, in un comunicato stampa, si rivolge al nuovo presidente del Consiglio dei Ministri, tra speranze e perplessità. MNLF segnalando a Monti alcune priorità ineludibili da affrontare in tempi strettissimi, riserva spazio nel comunicato stampa anche per denunciare una problematica di fondo del nostro paese: la zavorra che le corporazioni e la mancata riforma delle professioni rappresentano per la crescita. Il sindacato ovviamente utilizza parole molto forti: “Togliere le tariffe minime non basta, per liberare le energie sopite da decenni di strapotere monopolistico è necessario eliminare definitivamente il numero chiuso presente in alcune professioni la cui legislazione ha radici nel ventennio fascista. Tra tutte quella dei notai e dei farmacisti”. Il governo entrante, con la sua nascita largamente condivisa e con la sua funzione pacificatrice e razionalista, viene invitato a prendere atto di studi della Commissione Europea che, a detta del MNLF, avrebbero già dimostrato i problemi legati alla mancata riforma delle professioni legate alla distribuzione di farmaci. Il destino di questo governo sembra quello di dover risolvere con un colpo d’ascia ogni problema che affligge l’Italia da decenni, e ogni parte sociale, piccola o grande, nel giusto o nel torto, si rivolge a Monti, nuovo super-eroe, per eliminare quelle che considera i problemi fondamentali del paese. L’attesa per le manovre del nuovo governo sul fronte sanità sta diventando un vero thriller, tutti aspettano con speranze e timori a fior di pelle un segno, una parola; nessuno sa con precisione la ricetta che metterà in atto Renato Balduzzi, nuovo Ministro della Salute, e oramai il timore e le aspettative si sono fuse in un unica tensione.

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