Sono ben 25.000 i decessi che ogni anno colpiscono l’Europa a causa di infezioni provocate da batteri resistenti ai farmaci. La cifra ha destato molto scalpore, ed il Commissario Europeo alla salute, John Dalli si è affrettato a denunciare un evidente abuso di antibiotici sugli animali che rientrano nella dieta umana: ”L’uso degli antibiotici negli animali colpisce gli esseri umani attraverso il cibo che consumano di quegli animali. In questo modo si accelera la mutazione di batteri intelligenti che a loro volta lottano contro l’antibiotico”. La perdita di produttività e l’aumento delle spese sanitarie per questa causa ci costa ben un miliardo e mezzo. Dalli ha anche annunciato che si prevedono a breve misure per vietare l’utilizzo nella cura degli animali di antibiotici utilizzati per le persone. Bruxelles ha lanciato rapidamente un piano con dodici azioni specifiche da portare a compimento entro i prossimi cinque anni per cambiare la tendenza troppo diffusa dello “antibiotico facile” che si manifesta sopratutto nel sud dell’ Europa. Intanto si studiano antimicrobici migliori, ed un fondo di seicento milioni di Euro è stato messo sul piatto per incoraggiare questa importante ricerca. Servono antimicrobici in grado di essere utili all’uomo ed anche nella medicina veterinaria, e servono prima possibile e la strada migliore sembra essere quella suggerrita dalla considerazione di Maire Geoghegan Quinn Commissario Europeo per la ricerca, l’innovazione e la scienza: ”investire nella ricerca e nell’innovazione significa assicurare ai pazienti le migliori cure possibili grazie anche ad una maggiore cooperazione con l’industria”.