La farmacia dell’Isola del Giglio rimane aperta e assicura i medicinali ai naufraghi della Costa Concordia. Federfarma sottolinea quanto le farmacie, “anche nelle situazioni di emergenza” siano “il primo presidio a disposizione delle necessità dei cittadini”. Una nuova stoccata ai parafarmacisti?
Mentre tra parafarmacisti e farmacisti non regna di certo la concordia, rischiando così di far naufragare le “liberalizzazioni” volute dal governo Monti, la farmacia dell’Isola del Giglio, teatro del naufragio (quello vero e non metaforico) della Costa Concordia apre per soccorere le vittime dell’incidente. Solo poche ore fa si vedevano, nelle interviste in tv, gli abitanti dell’Isola del Giglio testimoniare di aver messo a disposizione dei naufraghi tutto ciò che serviva, dalle coperte al “calore umano”, come sottolineava il Parroco, ma anche “farmaci a gogò”. E così Federfarma in una nota comunica che è avvenuta una “apertura straordinaria per la farmacia dell’Isola del Giglio che ha distribuito gratuitamente medicinali e presidi medici alle persone tratte in salvo dalla nave ‘Costa Concordia’, fin dalle prime ore del naufragio”. Ovviamente i prodotti più richiesti sono stati i prodotti per l’infanzia come pannolini ed omogeneizzati, ma non sono mancati ovviamente materiale per le medicazioni e, come sottolinea la nota “medicinali su indicazione del medico, soprattutto ansiolitici”. Inevitabile, in questo clima di “battaglia” con le parafarmacie, che Federfarma sottolinei il ruolo sul territorio delle farmacie: “la farmacia si conferma così ancora una volta, anche nelle situazioni di emergenza, il primo presidio a disposizione delle necessità dei cittadini”. Anche in caso di naufragio