Episcopato Usa contro la riforma sanitaria: “E’ pressione psicologica su farmacisti e medici”

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Spesso le notizie o gli spunti di discussione che coinvolgono gli Stati Uniti d’America, diverranno, mesi dopo, se non addirittura anni dopo, importanti argomenti di riflessione anche in Europa e nel nostro paese. I vescovi degli Stati Uniti proseguono senza sosta la loro campagna in difesa della vita e della libertà di coscienza, e si scontrano sempre più vivamente con le riforme del sistema sanitario federale. Secondo i vescovi, dietro alle politiche di facilitazione all’accesso ai servizi di cura e di prevenzione per le donne, ci sarebbe una semplificazione per il ricorso alle pratiche abortive. Temi forti del dibattito sono le nuove direttive emanate dal Department of Health and Human Services, che prevedono l’adeguamento dei piani di assistenza danitaria coperti dalle assicurazioni private, nei quali è previsto l’utilizzo di farmaci abortivi e gli interventi di sterilizzazione. Le assicurazioni private che tutti i datori di lavoro dovranno garantire ai propri dipendenti, incluse le organizzazioni religiose, dovranno adeguarsi. L’episcopato, considera lesivo della libertà di coscienza questo adeguamento forzoso. Le rassicurazioni del Governo che garantiscono che le comunità religiose saranno esentate dall’obbligo di dare coperture di questo tipo, i vescovi replicano che soltanto le organizzazioni religiose che offrono principalmente servizi a persone del proprio credo, potranno davvero opporsi. Le organizzazioni che non fanno distinzione di credo, invece dovranno adeguarsi. In pratica, con l’assicurazione privata sarà data l’opportunità gratuita alle donne di utilizzare farmaci come “Ella” (Ulipristal), che blocca l’ovulazione ed agisce anche sull’embrione. I vescovi sottolineano come la classificazione di questi farmaci con l’espressione “servizi preventivi”, sia di fatto una pressione psicologica verso i medici e i farmacisti. Che ci sia una pressione psicologica o meno, nelle farmacie cambieranno sicuramente i prezzi, visto che le nuove regole eliminano una tassa apposita che veniva applicata per l’acquisto di farmaci abortivi. La discussione si fa incandescente, e stiamo sicuri che presto, seppure nel nostro paese si facciano salti mortali per evitare gli argomenti controversi, dovremo dare il nostro contributo ad una disatriba che sembra fondamentale, quindi inevitabile.

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