I Servizi Nella Farmacia Del Futuro

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Siamo veramente arrivati a un periodo di grandi cambiamenti, obbligati e non, per il nostro sistema economico.
Quest’aria di svolta epocale non poteva non toccare il settore delle farmacie, specialmente in un paese come il nostro in cui sopravvive un sistema nel quale la farmacia non è considerata solo il “negozio” dove comprare medicine e articoli correlati, ma anche un punto fondamentale al quale i cittadini possono fare riferimento per problemi legati alla salute.
Nel mio lavoro decennale come informatore scientifico, non ho mai perso il contatto con questo mondo, a cui almeno per studi effettuati mi sento di appartenere, e in una realtà provinciale come la mia, simile a molte altre in tutta Italia, spesso ho conosciuto farmacisti a cui le persone si avvicinavano per chiedere consigli, non solo sull’utilizzo di farmaci, ma anche su altre questioni riguardanti la salute: dove meglio andare per una certa analisi, quale centro migliore per un certo intervento, ecc………..
Questa è la figura di farmacista che và salvaguardata, a prescindere da quello che succederà nel nostro incerto futuro, perchè incarna il vero valore aggiunto di un professionista della Sanità che lavora per dare un reale servizio alle proprie comunità.E a proposito dei “servizi” all’interno della farmacia, se ne è parlato molto in questi ultimi anni, essenzialmente per la necessità di capillarizzare sul territorio l’offerta di prestazioni ai cittadini, con un sistema sanitario sempre più costoso e difficile da mantenere con le attuali modalità.
Lo sviluppo futuro dell’offerta dei servizi all’interno delle farmacie sarà ancora di più una scelta obbligata se entreranno in questo settore diversi interlocutori, come la grande distribuzione, a cui si darà sempre più spazio; sarà l’unica possibilità di sopravvivenza per questa professione: nell’era dello sviluppo tecnologico non sarà così difficile automatizzare non solo la consegna dei farmaci, ma anche il controllo sulla prescrizione e la burocrazia correlata; abbiamo visto come in tanti altri settori la presenza dell’uomo, che si riteneva fondamentale, ha perso via via importanza.
Allora pensiamo al ruolo del farmacista come professionista coordinatore di uno spazio pubblico dove il cittadino può entrare non solo per prendere farmaci, ma anche dove controllare la pressione, ma ancor di più poter effettuare un holter o un ECG, consigliato e controllato in remoto dal medico curante, oppure poter effettuare in tempi brevi uno screening analitico sui valori del sangue più comuni o sulle urine, prenotare una prestazione infermieristica privata o in regime di ADI, prenotare una visita specialistica, e molto altro.
Pensiamo ad esempio al paziente in trattamento con Coumadin, costretto a prendere l’auto almeno 2 volte a settimana, andare al laboratorio analisi ospedaliero, fare la fila per il prelievo, attendere mezza giornata per il risultato; non sarebbe più semplice effettuare tutto ciò comodamente nella propria farmacia di riferimento vicino casa, pur dovendo pagare un contributo, e poterci anche tornare con calma a prendere il referto del proprio cardiologo?
Questa non è fantascienza, è una realtà che grazie alla tecnologia informatica, in questo caso amica dell’uomo, è possibile realizzare oggi tramite un software integrato che si chiama “Smartshare”.
In quasi tutte le realtà regionali si fà pressione sul medico per il rispetto di un badget definito per le prestazioni farmaceutiche e diagnostiche in regime di SSN, sempre per il problema del deficit pubblico; allora perchè non sfruttare i servizi in farmacia per i casi in cui lo stesso medico curante può ritenere opportuno utilizzarli: un urgenza, il paziente lavora e ha fretta, non può perdere tempo in ospedale, modo più rapido per effettuare un checkup completo e valutare se ci sono reali problemi su cui approfondire l’indagine.
Che questi servizi possano essere un giorno convenzionati o meno, i pazienti stanno cominciando a entrare nell’ottica di pagare per certe prestazioni, e comunque in futuro saranno costretti probabilmente a farlo, vogliano o no, o dovranno sottoscrivere una foma privata di assicurazione sanitaria.
In ogni caso, non è così futuribile pensare a un sistema sanitario integrato in cui il paziente entra in farmacia e grazie alla sola tessera sanitaria, possa accedere a un portale in cui siano riportati i dati di tutte le analisi da lui eseguite in qualunque farmacia italiana.
Avere già in mano una soluzione completa per la gestione dei servizi da parte del farmacista può rappresentare uno strumento in più per mettere in evidenza le proprie capacità professionali in ambito sanitario.

Dott. Paolo D’Angelo

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