Le farmacie in Italia costituiscono una forma di presidio sanitario e per questo è condivisibile l’idea di agire per potenziare il servizio. Allo stesso tempo le osservazioni presentate da Federfarma sul decreto liberalizzazioni sono assolutamente condivisibili. Infatti il potenziamento della rete delle farmacie deve avvenire senza mettere in difficoltà la funzionalità sul territorio del servizio farmaceutico.
Va bene migliorare il servizio ma purchè questo migliori realmente.
Così come la decisione di istituire il Fondo di solidità nazionale per l’assistenza farmaceutica nei comuni con meno di 1000 abitanti risulta poco sostenibile, perché farebbe gravare sui farmacisti privati il costo del mantenimento delle stesse farmacie.
Meglio sarebbe riportare la competenza alle singole regioni, sgravando così il settore di un peso notevole. Per questo terremo in considerazioni le valutazioni fatte da Federfarma, intervenendo sul decreto al fine di renderlo aderente a quelli che sono gli interessi dei cittadini e dei consumatori.
Il decreto deve colpire i potentati, le sacche di privilegio e le inefficienze che si traducono in un aumento dei costi e delle spese per gli utenti.
Senatrice
Simona Vicari
Popolo della Libertà