Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti chiede alle associazioni dei consumatori e alla pubblica opinione di “mobilitarsi per evitare che tutto il capitolo della liberalizzazione relativo alle farmacie non si trasformi in un nulla di fatto”. L’appello arriva mentre il decreto liberalizzazioni è ancora all’esame della Commissione Industria in Senato, e mentre sembra ancora aperta la partita su professioni e farmacie, dove le posizioni espresse sono divergenti.
Secondo i liberi farmacisti, si tratta di “timide liberalizzazioni” nei confronti delle quali sono in azione “lobby e corporazioni” che intendono “neutralizzare” i provvedimenti. Afferma il MNLF: “Allarmante il fronte dei farmaci ove contro l’obbligo d’informare i pazienti circa l’esistenza di un farmaco generico e minor costo direttamente nella ricetta, alcune associazioni sindacali di medici attuano una protesta ‘strisciante’ scrivendo su tutte le ricette, sia in quelle con farmaci ‘griffati’ che in quelle che prescrivono farmaci alternativi, ‘non sostituibile’. Sul fronte delle farmacie – proseguono i liberi farmacisti – è in atto un vero e proprio braccio di ferro tra l’associazione dei titolari e il governo. La richiesta, scritta tra le righe degli emendamenti presentati, oltre che richiedere un innalzamento del quorum per aprire una farmacia che, di fatto, non cambierebbe nulla dell’attuale assetto legislativo, pretende di eliminare l’obbligo della presenza del farmacista nelle parafarmacie”.
Per questo il MNLF chiede alle associazioni dei consumatori e all’opinione pubblica di mobilitarsi per evitare che il capitolo liberalizzazioni si risolva in un nulla di fatto e al governo di “non cedere alle lusinghe delle corporazioni e, al contrario, di rilanciare facendo propri gli emendamenti che liberalizzano i farmaci di fascia C, rigettando al mittente tutti quegli emendamenti che si propongono di limitare il numero delle farmacie e azzerare le riforme approvate negli ultimi anni”.