Compri 3 paghi 2: il Tavor in offerta La farmacia di Milano che sfida il governo

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Il titolare della Farmacia: «Così metto in luce le contraddizioni, giudichi la gente se sbagliamo noi o il premier»

Piazza Bolivar, angolo via Lorenteggio. Davanti alla fermata delle linee autobus 50 e 61 c’è la Farmacia internazionale del dottor Paolo Gradnik, ex presidente di Federfarma lombarda. Tre grandi vetrine, una delle quali tappezzata da un’offerta promozionale «stupefacente»: 3×2, recitano due cartelli, come si parlasse di profumi o capi d’abbigliamento. Invece la svendita riguarda il Tavor, il farmaco più diffuso tra gli anziani d’Italia, noto per curare crisi d’ansia e insonnie, ma anche per provocare depressioni, amnesie e istinti suicidi. Un «veleno», come lo definisce lo stesso titolare, ma qui scontato del 33 per cento.LA PROVOCAZIONE – Intorno alla farmacia aleggia un’aria di mistero. I passanti s’interrogano sulla trovata: «Non sapevo si potessero far sconti sugli ansiolitici», «ma dove stiamo andando a finire», «che brutta cosa», «non s’era mai visto». Di che si tratta? Strani «mostri» creati dall’ultima tranche di liberalizzazioni introdotta con il decreto «salva Italia» o solo una scaltra provocazione del navigato farmacista goriziano contro la deregolamentazione messa in atto dal governo? «Personalmente non condivido la mia scelta – risponde lui, serafico -, ma mi rimetto al giudizio degli italiani: sono un disgraziato che avvelena i suoi clienti o un eroe che salva l’Italia come dice il premier?».

LE REAZIONI – Per avere una risposta, basta ascoltare un’attrice di teatro che passa di lì, dopo aver mangiato qualcosa che l’ha messa kappao. Interviene nel dibattito: «Mario Monti ha fatto un bel casino». Touché . L’obiettivo del farmacista sembra raggiunto: far criticare le liberalizzazioni dall’opinione pubblica, mostrandone gli effetti più nefasti e pericolosi. «È un’operazione vistosa, lo riconosco – aggiunge Gradnik -. Non credo che il mio professore di Farmacologia la approverebbe. Nemmeno io, d’altronde. Tuttavia, visto che i farmaci ora sono da trattare come qualsiasi altra merce, così sia…». Fatalista.

L’ ORDINE DEI FARMACISTI – Ma la vendita del farmaco generico Lorazepam, che prende il nome dal suo principio attivo, meglio noto sotto forma dell’appellativo di fantasia «Tavor», è già stata denunciata all’Ordine dei farmacisti. Nei prossimi giorni, Gradnik verrà ascoltato dal collegio giudicante. Perché il farmaco, appartenente alla categoria delle benzodiazepine, ha gravi controindicazioni. Perché la salute non è un bene commercializzabile. Perché esistono evidenti implicazioni deontologiche nella scelta di incentivare le vendite di un medicinale con proprietà sedative, ipnotiche, ansiolitiche, anticonvulsive e anestetiche e miorilassanti. Il pasionario farmacista – ex consigliere comunale e proprietario di diversi esercizi in città oltre a quello al Lorenteggio – verrà ascoltato dal comitato dell’ordine professionale. E dal presidente nazionale, Andrea Mandelli. «Non posso prendere una posizione, perché anticiperei un giudizio senza aver ascoltato il farmacista. E sarei giustamente ricusato».

IL DECRETO MONTI – Ma la problematica è generale. E se ne può discutere: «Il decreto del governo – afferma Mandelli – prevede che si possano applicare sconti anche sui farmaci di fascia A. Personalmente, sono assolutamente contrario a mercificare il bene salute e credo che non sia così che si possa far risollevare il paese. I farmaci sono beni esistenziali non prodotti di cui si può incentivare la vendita. Perché cos’è uno sconto se non un metodo per far comprare di più? Le medicine vanno date solo se e quando servono». Provocazione o no, resta il fatto che la mossa del farmacista è al momento rimasta isolata: «Non ci sono altri casi», conferma Mandelli. Per ora.

Sono un disgraziato che avvelena i suoi clienti o un eroe che salva l’Italia come dice il premier ?

1 COMMENT

  1. E’ inutile fare gli ipocriti perchè in molte farmacie la cosa già accade, e spesso.

    In effetti questo decreto andrebbe a “legalizzare” una situazione di fatto già presente in molte farmacie che arrivano a fare anche il 20% di sconto su farmaci come il TAVOR.

    Probabilmente in piazze come Milano il fenomeno è ancora raro, ma invitiamo il collega a farsi un bel weekend in Campania.

    Ben venga l’iniziativa del collega che sicuramente avrà risonanza mediatica, ma è tempo di smetterla con queste ipocrisie.

    La Fascia C è de facto trattata alla pari di un qualsiasi SOP e OTC. I titolari hanno avuto sin troppo libero arbitrio nel gestire i prezzi “internos”.

    Eventualmente non dovesse passare la possibilità degli sconti sulla fascia C, chi è che andrebbe a tutelare realmente il farmacista?

    Saluti
    Alfonso DS

  2. quanti falsi moralismi……se il dottor.gradnik e’ riuscito ad avere un bello sconto dalla dorom (ditta produttrice del generico in questione)magari un bel 55% perche’ non deve rendere partecipe di questo fantastico prezzo il pensionato che non riesce a dormire?

  3. Gradnik e’ figlio dell’ ex Presidente di Federfarma Lombardia. Comunque lo sappiamo tutti che le benzio vengono date dal farmacista senza ricetta, potrebbero essere vendute anche dalle edicole fra un po’. Quindi non facciano i moralisti, da quattro soldi vogliono solo impedire la liberalizzazione perche’ se al mio farmacista di milano chiedo 10 tavor me ne da 30

  4. e bravo il farmacista Dr.Gradnik. Mi vuole forse far credere che se gli chiedono cinque Tavor senza ricetta, lui non glieli SPACCIA? E in seconda battuta perchè lo fa con il Lorazepam Dorom e non con il Lorazepam Ratiopharm, o EG o con lo stesso Tavor brand. Avrà mica acquistato una barca di generici Teva ad un prezzo di acquisto molto conveniente, cosa che non è più fattibile in quanto gli sconti sui farmaci generici da parte delle aziende sono ormai imposti per legge come lo sono per tutti gli altri etici. E bravo Gradnik, eh si, bravo, bravo, bravo…

  5. aggiornamento dalla Campania :in provincia di napoli adesso si pagheranno 3,80 euro per la chiamata notturna dopo mezzanotte………….Dicono che il costo del servizio di chiamata serve per coprire i costi, e non sono pochi, delle aperture obbligatorie notturne. Un sovrapprezzo che a Napoli città non viene ancora applicato, ma che potrebbe essere introdotto presto secondo Michele Di iorio presidente federfarma Napoli………perché solo adesso ? un’altro effetto della riforma voluta dal premier ( diceva Giulio Andreotti a pensare male si fa’ peccato ma spesso ci s’indovina)

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