Liberi Farmacisti: non si vedono sconti sui prezzi dei farmaci di fascia C


A quasi un mese dal decreto legge del Governo, non c’è nessuna diminuzione dei prezzi dei farmaci di fascia C, nonostante sia prevista la possibilità di praticare sconti da parte delle farmacie. Di “sconti quasi inesistenti in favore dei consumatori” parla il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, ed è qualcosa che era già nelle previsioni: senza una reale concorrenza, argomentano da tempo i parafarmacisti, difficilmente può scattare una dinamica virtuosa sui prezzi.

Pochissime farmacie hanno preso sul serio il decreto legge del governo e raccolto la possibilità data di diminuire i prezzi dei farmaci”, denunciano i liberi farmacisti, che parlano di una notevole differenza rispetto alle liberalizzazioni sui farmaci di automedicazione, per le quali invece ci fu una gara al ribasso dei prezzi. “I motivi di questi scarsi risultati – afferma il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti – sono proprio nella natura del decreto che non determinando una reale concorrenza tra due diverse reti di distribuzione fa venire meno la competizione e blocca sul nascere qualsiasi  possibilità di assistere a una diminuzione del prezzo”. Diminuzione che invece si innescherebbe con la liberalizzazione dei farmaci di fascia C e con l’apertura di altri canali distributivi, da tempo rivendicata dai titolari di parafarmacia.

“Il governo è ancora tempo per cambiare direzione rimandando al mittente “le suppliche” di modifica provenienti dai titolari di farmacia per un innalzamento del quorum e rilanciando sul doppio canale distributivo permettendo, al contempo, anche alle parafarmacie di vendere i farmaci di fascia C – afferma il Movimento – Il Governo segua le indicazioni dell’Antitrust, della Commissione Europea e dei consumatori: liberalizzi la distribuzione dei farmaci pagati dai cittadini”.


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