La monodose è un falso problema?

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Nel 2013 il Servizio Sanitario Nazionale fornirà le “monopillole”, ai cittadini, onde evitare sprechi. Il clima di austerity continua ad influenzare ogni aspetto della vita della farmacia. Il decreto liberalizzazioni, approvato nella commissione Industria, propone in un comma questa nuova proposta per ridurre sprechi nella somministrazione di farmaci. Si spera che questa iniziativa, serva a ridurre le pile di scatolette di farmaci scadute o ancora in perfette condizioni che, in tutte le famiglie, di anno in anno, vengono gettate tra i rifiuti. Secondo le previsioni, lo Stato dovrebbe risparmiare, attuando questa nuova politica di risparmio, almeno 2 miliardi di euro all’anno. Cifra astronomica di cui beneficeranno direttamente i cittadini quando il farmaco non è mutuabile, ed il SSN (ed i cittadini in forma indiretta), quando il farmaco è a carico dello Stato. Si attendono dei grossi risultati anche nell’impatto ambientale, riducendo drasticamente i rifiuti. Non mancano le opinioni contrarie. Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria dichiara che la questione si regge su un falso problema:  “Ormai tutti i farmaci vengono prodotti in base alla terapia che devono trattare e alla loro durata. Mi riferisco per esempio agli antibiotici. Nelle confezioni c’é una durata ottimale, se avanzano delle compresse è perché il paziente non ha fatto tutta la terapia. Anche per le terapie croniche si tratta di un falso problema. Sarebbe assurdo realizzare confezioni con meno compresse, visto che c’é una patologia cronica, significherebbe andare dal medico ogni 5-10 giorni. E’ preferibile avere in casa una compressa piuttosto che andare in farmacia a mezzanotte ”. Anche Aduc, l’Associazione per i diritti degli Utenti e dei Consumatori, è molto perplessa e teme che le nuove confezioni singole possano tradursi in nuove spese per i consumatori, in una nota diffusa dall’Aduc è possibile leggere: “La cosa migliore sarebbe la vendita del prodotto sfuso che, con le dovute accortezza sanitarie che proprio in una farmacia non dovrebbero essere assenti, darebbe un colpo secco a sprechi e prezzi”.

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