Considerazioni sul nuovo emendamento all’art. 11 del Dott. Maurizio Vecchia


Un Collega, responsabile rurale della Lombardia, Maurizio Vecchia , invia una lettera che mi pare degna di essere letta e commentata.

Ho letto la deludente circolare arrivata ieri da Federfarma Nazionale Prot.n° URIS.PB 3616/88/F7/PE ma farei un esame puntuale di ogni aspetto di questo emendamento, perché, secondo me, le cose sono andate malissimo.
La disamina va fatta, non come è stata fatta solo e soltanto sulle modifiche al precedente art. 11 emanato nel Decreto Legge, ma in riferimento alle nostre richieste e alle nostre attese ed al mantenimento di un servizio territoriale, così apprezzato dai cittadini, efficiente e garantito.
E allora è opportuno che questo emendamento sia esaminato scrupolosamente, aggiungendo ciò che nella circolare è stato sottaciuto.
Comma 1/a.
Sconfitta grave. Abbiamo puntato sui 3.800 abitanti + il 50% per arrivare almeno a 3500. Ci hanno concesso a malapena 3.300 abitanti, come proposto dal PD. Sicuramente il numero delle farmacie che verranno aperte con questo quorum è di molto superiore alle necessità effettive della cittadinanza e comporterà un impoverimento generale della categoria, una perdita delle preziose farmacie rurali più piccole, poiché ‘la torta’ è sempre quella e a spartirsela saranno un numero elevato di esercizi.
Non è stato consolidato l’istituto del dispensario farmaceutico e non è stato inserito un numero minimo di abitanti per aprire una farmacia.
La sconfitta è grave anche da parte della parte rurale di Federfarma, il Sunifar. Unico aspetto positivo, anche se mortificato, è il mantenimento della pianta organica.

Comma 1/b.
Sono stati fatti aggiustamenti leggermente positivi, rispetto al DL, riguardanti, il limite del 5% del numero di farmacie in deroga, ma vedremo come faranno a calcolare e applicare questa percentuale e quale sequela di ricorsi verranno avviati. Infatti è stata approvato quanto segue.
• L’aumento della distanza dalle farmacie già esistenti. Tuttavia non sono state definite le caratteristiche delle stazioni ferroviarie nelle quali può essere aperta una farmacie. E perciò è possibile in tutte.
• La precisazione che i 10.000 mq riguardano la superficie di vendita dei Supermercati.
Tuttavia è per noi negativa l’esistenza di farmacie anche nei supermercati che sono poli di attrazione e che sottrarranno vendite alle farmacie vicine. Oltretutto essendo queste sedi (supermercati, stazioni ferroviarie, stazioni di servizio, aeroporti, e stazioni marittime) oggetto di prelazione da parte dei Comuni, l’effetto collaterale sarà un’erosione di risorse trasferite dalle farmacie private a quelle comunali.

Comma 1/c.
Sconfitta. La collocazione della farmacia di nuova apertura non è più discrezionale per il titolare, ma viene imposta dai Comuni che dovranno puntare a favorire le aree ‘scarsamente abitate’. Questo significa che prevarranno scelte elettoralistiche mettendo a rischio fin da subito la sostenibilità economica di alcune farmacie di nuova istituzione.

Comma 2.
Sconfitta. I tempi per i comuni sono ristrettissimi: 30 giorni.

Comma 3.
Positivo: il mantenimento del divieto di prelazione da parte dei comuni, l’indizione del concorso straordinario per soli titoli con la riserva ai rurali, ai titolari di farmacie soprannumerarie, ai dipendenti e ai parafarmacisti.

Comma 4.
N.d.d.

Comma 5.
Parzialmente positivo: L’allungamento fino 65 anno dell’età per poter partecipare al concorso. Tuttavia è patetico e contradditorio che il vincitore debba nominare subito un direttore come previsto dal successivo comma 17.
Sconfitta grave per la componente rurale per l’equiparazione ai fini del punteggio tra farmacisti titolari di farmacia rurale, parafarmacisti e collaboratori.

Comma 6.
N.d.d.

Comma 7.
Positivo rispetto al testo precedente la limitazione all’età di 40 anni per i partecipanti in forma associata e la limitazione a 10 anni e non a vita della possibilità di sciogliere la società che ha ottenuto la farmacia a concorso.

Comma 8.
Sconfitta e fortemente negativo.
• Introduce la liberalizzazione totale degli orari a danno delle farmacie di turno e delle piccole farmacie rurali periferiche alle città.
• Introduce inoltre la libertà di fare sconti su tutti i farmaci pagati direttamente dal cliente e questo senza aver ottenuto una diversa normativa od una altrettanta liberalizzazione sui margini di acquisto di farmaci etici.
• Spinge fortemente la farmacia verso una connotazione più commerciale che professionale facendone perdere la sua tipicità.
• Introduce pericoli di spinta al consumismo di farmaci da usare con cautela. Mette a rischio di conseguenza la salute pubblica.
• Danneggia fortemente le farmacie rurali che hanno meno possibilità di fare concorrenza sia negli orari che negli sconti. Si tratta quindi ancora della sconfitta del Sunifar.

Comma 9.
Miglioramento voluto dalle Regioni. Non verranno più commissariate se inadempienti rispetto ai concorsi.

Comma 10.
Positivo poiché impedisce ai Comuni le speculazione che sono in atto con le multinazionali e le società di gestione.

Comma 11.
Semplice e doveroso adeguamento delle successioni a titolari di farmacia deceduti alla normativa riguardante le norme sulle eredità.

Comma 12
Sconfitta e fortemente negativo.
Se è vero ciò che è evidenziato nella circolare Federfarma citata non abbiamo più la possibilità di esitare i generici delle ditte presenti in farmacia indipendentemente da quelli prescritti dal medico, se non per quelli a prezzo più basso e con il consenso del paziente. Insomma è come se su tutte le ricette vi fosse scritto ‘Non Sostituibile’.
Questo causerà disservizi gravi poiché dovremo ordinare i generici momentaneamente non presenti, facendo tornare il cliente, oppure avvalerci sistematicamente dell’art. 6 della Convenzione Nazionale Farmaceutica.
Questo aspetto è sfuggito a Federfarma che non ha saputo cogliere l’occasione per richiedere ed ottenere norme utili al servizio e al cittadino, oltre che alle farmacie, specialmente rurali che non possono detenere un magazzino contenente generici di tutte le ditte. Non potremo più fornire con immediatezza i farmaci necessari. Si tratta anche di un’altra battaglia persa da Sunifar.
Questo comma inoltre non prevedrebbe che il paziente possa optare per il generico che abitualmente utilizza (la compliance è importante e rende più efficaci le terapie) se questo non è a prezzo inferiore.
Il secondo gravissimo aspetto negativo è l’introduzione della filosofia delle confezioni monodose che complicherà ovviamente il nostro servizio, il nostro magazzino con una sicura riduzione dei ricavi. Un conto è vendere la confezione da 30 compresse, ed un altro spedire ricette con 5, 6 o 11 compresse. Immagino quanto diventeranno povere le Distinte Contabili.

Comma 13.
Sconfitta. E vittoria di Bersani che aveva promesso alle parafarmacie di togliere questo vincolo. Complimenti a lui.

Comma 14.
Sconfitta e fortemente negativo. La vendita nelle parafarmacie di farmaci veterinari con ricetta medica è un’altra grave ferita alla farmacie stesse ed un baluardo che cade. Infatti per la prima volta la ricetta entra nella parafarmacia. E non si fermerà qui certamente poiché vi sono già segnali dell’uscita totale della fascia C.
Non è consolante raccontarci che tutto sommati la vendita di veterinari in farmacia rappresenta una piccola parte di fatturato, ma è il principio che è saltato ed è nuovo ossigeno alle parafarmacie che oltre al delisting in arrivo avranno anche questa opportunità e potranno diventare magazzini di veterinaria, con un evidente consolidamento della loro rendita di posizione. Questo va in senso contrario rispetto a quanto ha sempre affermato Federfarma che a parole vorrebbe far chiudere le parafarmacie ma che nei fatti è tiepida perché è condizionata dai titolari, (presenti in organismi sindacali), che sperano invece di avere sempre maggiori risorse anche a danno dei farmacisti puri.

Comma 15.
Sconfitta e fortemente negativo. Oltre a quanto previsto e commentato sul comma 14, la possibilità di poter produrre galenici privi di ricetta indurrà le parafarmacie ad attrezzarsi con laboratori galenici che inventeranno ‘integratori alimentari’ e cosmetici di tutti i tipi facendone pubblicità.
Questo ulteriore vantaggio a loro assegnato è ovviamente una elemento che le consoliderà e le farà aumentare di numero, sottraendo fatturato a noi. Una sconfitta per Federfarma ed una loro vittoria.

Comma 16.
Sconfitta e fortemente negativo. Nella precedente scrittura del DL, tale obbligo era previsto solo per le farmacie urbane. Questa limitazione è stata eliminata ed ora tutte le farmacie saranno coinvolte in un provvedimento che a detta dei nostri legali sarebbe anche incostituzionale. Oltretutto, per la prima volta nella vigente legislazione si intravede la possibilità di revoca della convenzione con il SSN e ovviamente la possibilità che parafarmacie si propongano di sostituire le farmacie prive di requisiti.

Comma 17.
Sconfitta e fortemente negativo. Questa sorprendente ‘scoperta’ non era presente nel testo originale del DL ed è la coltellata finale al nostro esistere come titolari e proprietari di farmacia. Questo provvedimento, oltre che mortificante e beffardo, ci obbliga a designare un direttore e a pagarlo secondo CCNL come direttore, aggiungendo anche inaspettato ulteriore danno economico.
Abbiamo politici ultra-ottantenni, il presidente della Repubblica pure, portavano in barella la Montalcini a votare ma noi quando, a mezzanotte compiamo gli anni della pensione (da fame ovviamente, e solo noi siamo conciati così – n.d.r.) non siamo più in grado di intendere e di volere.


Una risposta a “Considerazioni sul nuovo emendamento all’art. 11 del Dott. Maurizio Vecchia”

  1. […] Per chi non avesse letto la lettera di Maurizio Vecchia riportiamo il link #dd_ajax_float{ background:none repeat scroll 0 0 #FFFFFF; border:0px solid #FFFFFF; float:left; margin-left:-100px; margin-right:5px; margin-top:100px; position:relative; z-index:9999; }jQuery(document).ready(function($){ var $postShare = $('#dd_ajax_float'); if($('.dd_content_wrap').length > -110){ var descripY = parseInt($('.dd_content_wrap').offset().top) – 120; var pullX = $postShare.css('margin-left'); $(window).scroll(function () { var scrollY = $(window).scrollTop(); var fixedShare = $postShare.css('position') == 'fixed'; if($('#dd_ajax_float').length > -100){ if ( scrollY > descripY && !fixedShare ) { $postShare.stop().css({ position: 'fixed', top: 16 }); } else if ( scrollY < descripY && fixedShare ) { $postShare.css({ position: 'absolute', top: descripY, marginLeft: pullX }); } } }); } }); jQuery(document).ready(function($) { window.setTimeout('loadGoogle1_3078()',1000);window.setTimeout('loadLinkedin_3078()',1000);window.setTimeout('loadTwitter_3078()',1000); }); function loadGoogle1_3078(){ jQuery(document).ready(function($) { $('.dd-google1-3078').remove();$.getScript('https://apis.google.com/js/plusone.js&#039;); }); } function loadLinkedin_3078(){ jQuery(document).ready(function($) { $('.dd-linkedin-3078').remove();$.getScript('http://platform.linkedin.com/in.js&#039;); }); } function loadTwitter_3078(){ jQuery(document).ready(function($) { $('.dd-twitter-3078').remove();$.getScript('http://platform.twitter.com/widgets.js&#039;); }); } jQuery(document).ready(function($) { if($(window).width()> 800){ $('#dd_ajax_float').show() }else{ $('#dd_ajax_float').hide() } $(window).resize(function() { if($(window).width()> 800){ $('#dd_ajax_float').show() }else{ $('#dd_ajax_float').hide() } }); }); ; […]

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