ATENE – I farmacisti di Atene, di Pireo e di Patrasso hanno deciso di sospendere, a partire da oggi 1 marzo, la concessione dei medicinali agli assistiti degli Enti previdenziali che sono in debito nei confronti delle farmacie da piu di tre mesi. In piu’, secondo informazioni di stampa, i farmacisti minacciano di proclamare uno sciopero ad oltranza a partire da martedì 6 marzo chiudendo le loro farmacie. Nello stesso tempo vorrebbero adottare una proposta dell’Ordine dei Farmacisti della Regione dell’Attica in base alla quale, durante i giorni dello sciopero, non ci saranno farmacie in servizio notturno. I farmacisti protestano contro la decisione del governo di procedere alla liberalizzazione dell’orario del lavoro e in un loro comunicato accusano il governo di non aver rispettato le promesse riguardo la regolamentazione dei debiti dello Stato nei loro confronti.
La scorsa notte il Parlamento ha approvato, con 213 voti a favore, 58 contrari e 17 astenuti, la legge che prevede, fra l’altro, la liberalizzazione dell’orario di lavoro delle farmacie, l’unificazione degli Enti per le pensioni integrative e la circolazione in Grecia dei più economici medicinali generici equivalenti. A favore della legge hanno votato i parlamentari del Pasok (socialista) e quelli di Nea Dimocratia (centro-destra), mentre i partiti della sinistra e il Laos, di estrema destra, hanno votato contro. Anche questa volta hanno partecipato al voto, votando a favore della legge, alcuni parlamentari di Nea Dimocratia e del Pasok, espulsi nei giorni scorsi dal partito perché avevano votato contro la legge sull’accordo del nuovo pacchetto di aiuto alla Grecia, aprendo la strada al loro ritorno ai rispettivi partiti. (ANSAmed).