Quelli di Atene e Pireo non aderiscono a sciopero 48 ore.
Per dissidi interni circa le rivendicazioni da portare avanti, si spacca il sindacato nazionale dei farmacisti ellenici. I farmacisti di Atene e di Pireo, infatti, al termine di una lunga riunione durata fino all’alba di oggi hanno deciso di non partecipare allo sciopero generale di 48 ore indetto per giovedì 8 e venerdi 9 marzo dall’Ordine dei Farmacisti della Grecia in segno di protesta contro la liberalizzazione dell’orario di lavoro delle farmacie e la riduzione del guadagno sul prezzo dei medicinali. Inoltre l’Ordine dei Farmacisti sta esaminando l’eventualita’ di un ricorso al Tribunale Europeo per i debiti degli Enti previdenziali verso le farmacie che, secondo il presidente dell’Ordine, hanno ormai raggiunto i 300 milioni di euro. La decisione dei farmacisti delle due grandi citta’ crea notevoli problemi all’interno dell’Ordine. Lo ha ammesso anche il suo presidente, Thodoros Ampatzoglou, parlando alla stazione radio Skai. La mancata adesione dei farmacisti di Atene e di Pireo alla proposta dello sciopero generale, ha detto Ampatzoglou, “e’ un problema”. Riferendosi ai problemi delle farmacie, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti ha sottolineato che in questo momento mancano dai scaffali delle farmacie circa 250 medicinali che servono per la cura di malattie gravi ed ha aggiunto che circa 200 farmacie rischiano la chiusura a causa degli ordini di pignoramento contro di loro.