Federfarma Varese – Mozione di sfiducia a Federfarma nazionale

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Il Consiglio Direttivo di FEDERFARMA VARESE, riunito il 2 marzo 2012 alle ore 21,00 presso la sede di Piazza Marsala, 4, ha approvato ALL’UNANIMITA’ dei presenti la seguente mozione:

“I farmacisti della Provincia di Varese, profondamente indignati per l’andamento dell’iter di approvazione del decreto “liberalizzazioni” che ha introdotto molte norme giudicate catastrofiche per la categoria ed in particolare:

  • L’abbassamento del quorum in modo tale che consente l’apertura di una o due farmacie in aggiunta a quelle esistenti nella maggior parte dei comuni della provincia, con circa 65 nuove farmacie in Provincia di Varese, circa il 30% in più, rispetto alle attuali 214;
  • L’assegnazione delle nuove sedi con il meccanismo del concorso per soli titoli con evidente danno per i colleghi più giovani;
  • L’apertura alla vendita fuori farmacia di TUTTI i farmaci ad uso veterinario, compresi quelli necessitanti di ricetta medica, provocando in questo modo la concretizzazione di un evento sino ad oggi considerato impossibile e nefasto, l’uscita dalla farmacia della ricetta medica!!!
  • La possibilità di preparare e di vendere fuori farmacia alcune preparazioni galeniche, fornendo così alle parafarmacie un ulteriore biglietto da visita professionale qualificante che, sicuramente, consentirà un’ulteriore affermazione di quelle attività, oltre che la fuoriuscita di una quota di mercato non indifferente;
  • L’abolizione del prezzo fisso su tutti i farmaci, quelli di fascia “A”oltre a quelli di fascia “C” già liberalizzati, con introduzione di un meccanismo di concorrenza competitiva che non potrà che produrre fratture all’interno della categoria ed una ulteriore insostenibile limatura alla marginalità dell’azienda farmacia;
  • La liberalizzazione degli orari di apertura, in ampliamento rispetto alle indicazioni generali fissate dalle ASL, con conseguente difficoltà per le farmacie più piccole nel reggere la concorrenza di quelle più organizzate e grandi e superamento, di fatto, del meccanismo dei turni di guardia farmaceutica, altro fiore all’occhiello della categoria;
  • L’obbligo per il titolare di farmacia, pervenuto ad una imprecisata età che dia diritto alla pensione, di nominare un direttore responsabile della farmacia, con ulteriore aggravio dei costi e, in caso di non esistenza di un familiare con idonei requisiti, perdita della capacità decisionale in materia organizzativa e professionale a favore di un terzo soggetto la cui controllabilità dipenderà molto dalle situazioni soggettive ed individuali, con sciagurate probabilità  di esiti mortali per la redditività aziendale; la situazione si presenta di particolare complessità per i titolari di piccole sedi che non abbiano né risorse economiche, né familiari cooperanti che possano consentire la prosecuzione dell’attività e che si vedranno costretti ad alienare la farmacia a condizioni capestro dettate dall’urgenza e dallo svuotamento del valore aziendale;
  • Il rinvio a future contrattazioni dell’obbligo di assunzione di personale laureato in misura proporzionale ad imprecisati livelli di fatturato, introducendo regole poco compatibili con le libertà garantite dal dettato costituzionale;
  • L’abolizione del tetto minimo di abitanti (12.500) necessari per rendere possibile la vendita della “Fascia “C” nelle parafarmacie, realizzando così la possibilità di avere, oltre alle circa 5.000 farmacie previste dalla norma sul quorum, anche un numero imprecisabile di parafarmacie dotate di gran parte della dotazione merceologica sinora riservata alle farmacie;

Ricordano che tutto quanto sopra elencato si aggiunge ad altri incresciosi eventi che si sono abbattuti sulle farmacie negli ultimi 24 mesi, dalla trattenuta pro terremotati del 1,4%, allo sconto permanente del 1,82% (circa il 20% della redditività residuale delle forniture al SSN), dalla possibilità di vendere una parte della “FASCIA C” nelle parafarmacie, all’inasprimento del “Pay Back”.

Sottolineano che a tutto questo avvenuto a causa di iniziative politiche, alcune delle quali accettate o addirittura proposte da una parte della categoria, si aggiunge una inspiegabile e massiccia campagna denigratoria, attuata attraverso ogni mezzo di comunicazione, ma in particolare in trasmissioni televisive, sia di reti statali (Ballarò) che di reti Mediaset (Iene e Striscia la notizia), alla quale il sindacato nazionale sembra incapace di reagire in alcun modo.

Ritengono di avere incautamente affidato le chiavi professionali ed economiche delle proprie farmacie ad un sindacato che si è dimostrato ampiamente insufficiente a sostenere e difendere le legittime rivendicazioni della categoria, un sindacato che liberamente ammette la presenza di soggetti portatori di interessi conflittuali con quelli dei titolari di farmacia, ad esempio soggetti che partecipano direttamente o tramite propri familiari o società alla gestione di parafarmacie, soggetti il cui allontanamento è già stato richiesto con precedente documento di Federfarma Varese, documento rimasto, ovviamente, inascoltato e nascosto.

REVOCANO DUNQUE QUELLA FIDUCIA ACCORDATA A FEDERFARMA NAZIONALE E CHIEDONO CHE L’INTERO CONSIGLIO DI PRESIDENZA, IN UNA LOGICA DI SEMPLICE RISPETTO DEI PROPRI SOCI, SI PRESENTI DIMISSIONARIO VOLONTARIAMENTE ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE CONVOCATA PER IL 13 MARZO PROSSIMO VENTURO, APERTO AD UN SERENO CONFRONTO,  permettendo l’apertura di una nuova stagione organizzativa e contrattuale, anche in previsione delle prossime scadenze quali, ad esempio, il rinnovo della convenzione.

  • IL CASO DI UNA RISPOSTA NEGATIVA AL CONTENUTO DELLA PRESENTE MOZIONE O DI NESSUNA RISPOSTA

DELIBERANO

DI PRESENTARE UFFICIALMENTE, NEL RISPETTO DELLE MODALITÀ STATUTARIE SINDACALI, FORMALE MOZIONE DI SFIDUCIA ALL’ASSEMBLEA DEL 13 MARZO PROSSIMO E DI CONVOCARE UNA PROPRIA ASSEMBLEA PROVINCIALE IL GIORNO 27 MARZO PROSSIMO PER PROPORRE, ED EVENTUALMENTE DELIBERARE, ALTRE INIZIATIVE CHE POTRANNO ARRIVARE SINO AL BLOCCO ED AL CONSEGUENTE ACCANTONAMENTO DI OGNI CONTRIBUTO ATTUALMENTE DESTINATO A FEDERFARMA NAZIONALE”.

Fonte: Federfarma Varese

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