ATENE- Continua la crisi e proseguono le contestazioni. La Grecia si è svegliata oggi in mezzo allo sciopero di 48 ore dei farmacisti ellenici. Esclusa la capitale Atene e il Pireo.
Da questa mattina fino alle ultime ore di domani sera, il comparto dell’Ordine Nazionale dei Farmacisti ha incrociato le braccia per ribadire il proprio dissento in merito alle misure di austerità. La suddetta categoria sta protestando anche contro la liberalizzazione dell’orario di lavoro e la riduzione del guadagno sul prezzo dei medicinali.
Il governo Papademos è stato messo sotto pressione anche sul fronte dei medicinale, in particolar modo l’assenza di medicinali dagli ambulatori pubblici. Le farmacie chiedo inoltre di garantire la qualità dei farmaci, la sicurezza dei cittadini e di pagare i debiti verso le farmacie. Non si fermeranno però gli esercizi farmaceutici ad Atene e nel Pireo. “Non possiamo accettare tagli alla salute pubblica“, ha detto il presidente dell’Ordine, Theodoros Ampatzoglou che ha sottolineato l’importanza di sostenere e garantire i medicinali “a tutti i cittadini”.
Ma lo sciopero odierno è solamente l’ultimo in ordine di tempo. Oltre agli scontri dello scorso mese, che avevano riacceso i riflettori su Atene, si sono susseguite contestazione quasi giornalmente. Ieri avevano protestato tutti gli aderenti al Comitato esecutivo della Federazione Nazionale dei Marittimi ellenici (Pno).