Caro dott. Mandelli,
che si sveglia una mattina dopo un silenzio assordante, chiamandoci parafarmacisti e asserendo che l’articolo 11 non da risposte di equità ai colleghi collaboratori….., dov’era Lei quando fino all’altro ieri a noi colleghi di parafarmacia non era assegnato neanche un misero 0,00 di punteggio e ciò per 6 anni consecutivi a partire dal 2006 anno in cui sono nate le nostre parafarmacie? Non eravamo colleghi fino al 1/3/2012? Dov’era Lei quando l’Enpaf ( che ancora oggi nel proprio sito parlando dei nostri contributi ci chiama parafarmacisti….si vergognino!!!!) ci ha obbligato al contributo intero paragonandoci ai titolari di farmacia ( solo nel pagamento) con il solo scopo di tentare di metterci in ginocchio? Le ricordo semmai la sua memoria sia cosi corta che l’Enpaf è composta dai Presidenti degli Ordini e Lei stesso fa parte del Consiglio di amministrazione!!!!!!!! L’ha trovato equo farci pagare come i titolari di Farmacia? Dov’era Lei quando avrebbe dovuto battersi per far ottenere ai colleghi collaboratori uno stipendio degno degli duri anni di studio che nostra categoria affronta? Trova equo lo stipendio dei colleghi collaborati? Uno stipendio degno per il ruolo e la responsabilità a cui i colleghi sono sottoposti quotidianamente tant’è che spesso fanno anche le veci del titolare direttore in sua assenza significa non meno di 2500 euro caro Presidente Mandelli!!!! Come mai la Sua pregiata presidenza non ha mai pensato di chiedere al Ministero dei ruoli più incisivi per i colleghi farmacisti come la presenza obbligatoria del farmacista nelle Case di cura? E pensa di prendere in giro i colleghi del Conasfa mettendogli il sale sulla coda a decreto approvato in Senato e con tempi strettissimi alla Camera al solo scopo di metterli contro i colleghi delle parafarmacie ed alimentare una guerra tra poveri? La verità è che a Lei non interessa affatto di nessuno dei suoi colleghi che non siano titolari Farmacia e che la sua presenza alla Presidenza della Fofi come quella di altri Presidenti di Ordini Provinciali che sono invero titolari di Farmacie rappresenta un enorme conflitto d’interesse e prima o poi (i tempi stanno maturando….) la base tutta si ribellerà a questa classe dirigente che rappresenta solo se stessa!!!!!!!
Ai colleghi del Consasfa dico solo che le giuste battaglie per la categoria sarebbe bene che le portassimo avanti uniti ed un piccolo rimprovero…..perché ci avete lasciati soli in questi anni nei quali la nostra battaglia per le parafarmacie giovava anche a voi posto che molti hanno seguito le nostre orme aprendo una parafarmacia e che i concorsi non si sarebbero mai fatti senza le nostre spinte verso la liberalizzazione e servono a tutti coloro che non sono titolari ed invece vi siete nascosti o negati difendendo coloro che si vi davano lavoro ma a condizioni inaccettabili? Tutto ciò che giova alla categoria è un sano confronto che fino ad oggi non vi è stato per colpa unica ed esclusiva dei titolari di Farmacia e del loro sindacato che non hanno voluto dividere con i loro pari rendite economiche e di potere che gli hanno fatto credere di essere invincibili ed onnipotenti.
Dottoressa Francesca Di Prima