La Società Italiana dei Farmacisti Ospedalieri e dei Servizi Farmaceutici (S.i.f.o.), si sente esclusa dai benefici del decreto liberalizzazioni. Sifo, rimarca, in un comunicato, come sia necessaria una vera e propria liberalizzazione nel mondo farmaceutico del nostro paese. Con questo decreto, i farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie, non potranno mai “vincere” una delle 5000 nuove farmacie poichè il loro punteggio è valutato quasi la metà rispetto ai farmacisti titolari di farmacia o di parafarmacia. La nota promulgata da Sifo è molto chiara: “La disparità di trattamento nella valutazione del percorso professionale tradisce le aspettative che tale decreto aveva acceso in tanti Farmacisti del Servizio Sanitario Nazionale (che operano nelle strutture sanitarie ASL e Ospedali) di vedere riconosciute la loro grande competenza ed esperienza nonché la loro lealtà ed abnegazione nello svolgimento di un’attività cruciale per il funzionamento efficace ed efficiente delle Strutture del SSN”. I farmacisti che lavorano presso SSN, in sostanza, si sentono davvero traditi da quello che sembrava essere la tanto agognata rivoluzione liberale che da tanti anni attendevano. La società che rappresenta i farmacisti ospedalieri, sottolinea come questi siano abituati ad un ruolo molto importante: erogano abitualmente farmaci antitumorali, farmaci innovativi e per malattie rare, fascia A e fascia C… Ed inoltre, i farmacisti ospedalieri, hanno sempre svolto un ruolo di controllo sulle farmacie private/convenzionate, sulle parafarmacie e su i grossisti di medicinali. Sifo non si spiega come un anello così importante della Sanità, possa essere escluso così rozzamente dal decreto liberalizzazioni. La chiosa finale la lasciamo alle parole del dottor Pietro Finocchiaro, segretario Sifo: “E’ necessario ed urgente ristabilire criteri equi che siano rispettosi dello spirito che informa le “liberalizzazioni” per far si che l’assegnazione delle nuove farmacie previste dal decreto dia realmente gli effetti che si prefigge con un allargamento effettivo della possibilità di accesso a tutti i professionisti, in tempi brevi”.