Farmacie, sciopero confermato: arrivano sanzioni del garante

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Sciopero confermato da parte di Federfarma che nonostante l’apertura di un procedimento e le minacce di sanzioni da parte della Commissione di garanzia sugli scioperi mercoledì abbasserà le saracinesche.

Gran parte degli esercizi protesteranno contro il decreto liberalizzazioni che ha appena avuto il via libera dal Parlamento e il successivo parere interpretativo emanato dal ministero della Salute. «Nessun passo indietro, lo sciopero di mercoledì resta confermato», spiega il segretario nazionale di Federfarma, Alfonso Misasi, sottolineando, «come in precedenza ribadito dal presidente Anna Rosa Racca, che lo sciopero resta valido vista l’impossibilità di organizzare per regolamento forma di protesta la settimana prima e quella dopo Pasqua».Si profila dunque uno scontro con la commissione di garanzia che nei confronti di Federfarma ha aperto un procedimento per «non aver ottemperato alla nostra richiesta formale di adattarsi alla legge», ha spiegato il Garante Roberto Alesse, aggiungendo che in caso di conferma dello sciopero l’Autorità valuterà le sanzioni da erogare. In attesa dunque di conoscere eventuali sanzioni, la protesta dell’associazione nazionale dei titolari di farmacie sembra andare avanti.

Sotto accusa, in particolare, oltre all’impianto dell’articolo del decreto che riguardal le farmacie, è il parere interpretativo diramato nei giorni scorsi dal ministero della Salute alle Regioni in base al quale i titolari di farmacia che al momento dell’entrata in vigore della legge avranno compiuto 65 anni di età dovranno nominare un farmacista direttore, e in caso di non ottemperanza la farmacia dovrà essere chiusa. Un’interpretazione che Federfarma giudica «inadeguata» e che potrebbe privare 1 milione di cittadini, soprattutto quelli che risiedono nei piccoli comuni, del servizio farmaceutico.

Al momento solo Federfarma Umbria e Federfarma Bolzano hanno ufficialmente deciso di non aderire alla giornata di sciopero di mercoledì 29 marzo. Domani, in ogni caso, l’associazione dei titolari di farmacia ha organizzato un’assemblea straordinaria per discutere ulteriori formi di protesta. All’ordine del giorno però, assicurano da Federfarma, «non c’è lo sciopero del giorno successivo, che dunque resta confermato».

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