Parafarmacie: rivoluzione nascosta nell’interpretazione del decreto “Cresci Italia” da parte del Ministero?

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La legge di conversione del decreto “Cresci Italia”, approvata dal Parlamento, nonostante tutte le polemiche suscitate, porterà grosse novità per le parafarmacie italiane.
Dal mese di Aprile infatti potranno essere dispensati i farmaci veterinari con obbligo di ricetta medica, effettuare preparazioni galeniche e, per fine Aprile, vendere anche quei farmaci di fascia C con obbligo di ricetta riclassificati come SOP in applicazione del decreto “Salva Italia”. A tutto questo, però, si aggiunge il riconoscimento dell’esercizio della professione di farmacista in parafarmacia, che permetterà ai titolari di parafarmacia di avere delle possibilità di assegnazione di una delle sedi farmaceutiche previste dal prossimo concorso straordinario.
L’iter del provvedimento non è stato esente da ostacoli ed alla fine l’apertura è stata notevole, si è innescato un processo di rimodellamento del sistema farmacia, che solo oggi viene compreso appieno. «La disposizione», si legge nel parere del Ministero della Salute, «è diretta a eliminare la “pianta organica” delle farmacie e le procedure correlate». In caso di apertura di una nuova farmacia, quindi, il Comune non dovrà più «definire esattamente un territorio di astratta pertinenza di ciascun esercizio», né rispettare la «perimetrazione delle sedi già aperte»; le uniche indicazione da rispettare sono quelle di «un’equa distribuzione sul territorio» degli esercizi e «l’accessibilità del servizio farmaceutico anche ai cittadini residenti in aree scarsamente abitate», rispetto alle quali «l’individuazione delle “zone”» cui fa riferimento il decreto «può quindi avvenire anche in forma assai semplificata, per esempio indicando una determinata via e le strade adiacenti». Sparisce quindi la Pianta organica e sparisce anche la sede, mentre rimangono i 200 metri da farmacia a farmacia: «È da ritenere la distanza minima debba ancora essere rispettata», conclude il Ministero.
Anche per la Grande Distribuzione, oltre che per le parafarmacie private, si prospetta dunque un nuovo margine di crescita per un business che fino ad ora non ha espresso il suo potenziale. Potremo quindi trovare all’interno dei supermercati non più semplici parafarmacie ma farmacie a tutti gli effetti se le nuove condizioni saranno rispettate ed alla luce dei concorsi straordinari che, si stima, vedranno l’assegnazione di circa 5.000 nuove licenze.

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