Ricerca Università di Genova, Racca: conclusioni di parte

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«Una ricerca pagata dalla Coop e dalla grande distribuzione non poteva che dare risultati di questo tipo» così Annarosa Racca, presidente di Federfarma commenta aspramente l’esito della ricerca presentata venerdì nel corso del convegno sulla distribuzione dei farmaci in Italia organizzato a Genova dalla facoltà di Economia dell’Università cittadina e da Coop Liguria. Lo studio (cfr farmacista33, 3 aprile), in estrema sintesi, accusava le farmacie e i titolari di immobilismo e li invitava ad assumere un profilo «competitivo anche all’interno della categoria, a stimolare la mobilità territoriale dei consumatori, a fronteggiare efficacemente la concorrenza e sterna nei comparti in cui la distribuzione al dettaglio» è soggetta alla concorrenza multicanale. Conclusioni inevitabili, secondo la presidente di Federfarma, se a condurre la ricerca sono le Coop. In più secondo Racca ci sono passaggi totalmente inaccettabili come quello nel quale si indicano i farmaci di fascia C per lievi patologie o si parla di «collusioni» tra medici e farmacisti. «Un’accusa da denuncia penale» secondo la presidente di Federfarma. E a chi, come le Coop o le parafarmacie sottolinea che la liberalizzazione della fascia C sarebbe stato un male minore rispetto all’aumento del numero delle farmacie determinato dal Dl liberalizzazioni, Racca risponde in modo fermo «la liberalizzazione della fascia C avrebbe portato all’apertura di un numero spropositato di parafarmacie. Non esattamente un gran risultato per le farmacie». Un compromesso per ora sembra ancora lontano.

(Farmacista33)

Ecco lo studio

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