Cara Presidente Racca,
mi dispiace, e non lo dico tanto per dire. NO. Mi dispiace veramente.
Mi dispiace umanamente, ma ancor di più mi dispiace per tutta la categoria ed ancor di più per la mia professione.
Mi dispiace, cara Racca; avevo deciso, data anche la mia età, di non più proferir parola, né pro né contro quello che dovrebbe essere il mio sindacato.
Dico “quello che dovrebbe essere” , perché a questo punto non ho più le idee chiare di che cosa sia questa entità cui mensilmente faccio obolo di un quantum che non so che fine faccia.
Cara Racca, Le sembra questo il modo di dirigere un sindacato?! Ingaggiate una lotta con un Governo che vi vuole distruggere e partite lance in resta senza uno straccio di progetto.
Andate lì in ordine sparso, senza alcuna richiesta che non siano le Vostre personali, ignorando quelli che possono essere i problemi dell’intera categoria.
Decidete una serrata che sapete di non voler fare, senza preparazione alcuna. Fate rientrare la serrata senza che alcuno sappia il perché e soprattutto senza sapere cosa si è ottenuto da questi movimenti.
In una lotta per la sopravvivenza della Farmacia, perdete una dopo l’atra tutte le battaglie: quella con le parafarmacie; quella dello sconto; quella della classe C ; quella del quorum; quella della pianta organica; quella degli orari; quella del 65° anno a riposo forzato mentre gli altri vanno in pensione a 70 anni.
Disfatta su tutta la linea: abbiamo perso la guerra.
Ve ne uscite, come al solito, dicendo : poteva andare peggio. PEGGIO COME?
MA LO AVETE CAPITO O NO CHE LA FARMACIA COME ISTITUZIONE SANITARIA , COME SISTEMA DI DISTRIBUZIONE DEL FARMACO NON ESISTE PIU’???
Ancora non vi entra nella zucca!!! Aspettavate una risposta interpretativa da parte del Ministro! E Lui vi sberleffa dicendovi che la pianta organica non esiste più!!! Tranne voi, lo avevano capito tutti anche senza interpretazione Ministeriale!
Ci manda a casa a 65 anni senza darci il tempo di rimetterci le mutande ( anche agli arrestati si da il tempo di prendere le proprie cose e vestirsi).
Non va bene l’orario “Fa quel che vuoi”, poiché non è economicamente sostenibile fare i turni notturni e festivi. Ma guarda un po’!! perché non è sostenibile? Ma lo sa Lei, Presidente Racca, quante domeniche e quanti mesi non sostenibili ho fatto io in 43 anni di professione in un comune di soli 6250 abitanti che ha da sempre due farmacie? E noi farmacisti dei piccoli comuni, che ovviamente non sono Roma e/o Milano, aspettiamo pazientemente il trascorrere dei turni notturni per la considerevole remunerazione di euro 3,87 a chiamata!!!
Ha mai pensato quanti colleghi ci sono nella mia stessa condizione?
Ha mai pensato a rendere “sostenibili” queste situazioni sia da un punto di vista economico-finanziario sia da un punto di vista di qualità della vita sociale, dovendo essere agli arresti domiciliari per 182 giorni e mezzo all’anno, senza mai potersi dedicare alla famiglia??? ORA DECIDETE ( CHI?? ) DI FARE UNA SERRATA PER IL 29 C.M.
BENE! BENISSIMO! PIU’ CHE BENISSIMO!
Ma l’avete preparata in modo adeguato? E qual è la scaletta della protesta? E’ previsto un crescendo dei toni per rimanere sotto l’occhio dell’opinione pubblica? E convincerla a darci una mano in difesa dei nostri diritti visto che i doveri li adempiamo tutti?
E che cosa chiediamo? Forse:
• Ripristino pianta organica;
• Quorum ( stabilito per presenza utenti sul territorio anche stagionale – non solo residenti);
• Non sconti, ma riduzione prezzi all’origine;
• Ricette in farmacia : mantenere la filiera Farmacia – Farmaco – Farmacista;
• Turni festivi- notturni PAGATI anche a saracinesche abbassate ( basta con i servizi gratuiti, tutti a carico nostro per far bello il SSN!);
• La più interessante: proponiamo a Monti – Catricalà – Bersani di sostituire me e/o altri titolari di piccole farmacie per un anno, con le nostre remunerazioni; noi saremo ben felici di fare un solo mese al loro posto di Manager , ovviamente con le loro remunerazioni.
• Non più di 2/3 turni settimanali nell’arco dell’anno ( chi ha mai vigilato sugli Ordini per l’attuazione dei bacini d’utenza laddove non attivati??!);
• Nessuna limitazione alle prescrizioni delle Guardie Mediche;
• Rientro di tutti i farmaci in Farmacia, senza P.H.T.
• Tariffe preparazioni non più al pari di “ elemosine” ( un idraulico prende più di noi per chiudere la chiave di un rubinetto).
• Ritardi nei pagamenti: vogliamo intraprendere le opportune azioni di protesta a livello nazionale in difesa dei colleghi con gravi difficoltà? Tanto per la cronaca. Il sottoscritto è conosciuto in provincia come “ il presidente metalmeccanico” per essere stato l’unico presidente di Federfarma ad occupare negli anni 90 l’Assessorato della Regione Puglia per 4 giorni e tre notti dormendo sul pavimento. Da allora, sarà un caso, qui ci pagano con puntualità cronometrica.
E ora: CHI VA A RAPPRESENTARCI NEGLI INCONTRI-SCONTRI??? E CHI VA AD INTERLOQUIRE IN TV?
Cara Presidente, non può certo più essere Lei con l’educazione ricevuta presso le Orsoline!!! In guerra vanno i soldati, e nelle missioni speciali vanno i corpi scelti, quelli preparati e pronti a tutto!!!
Non ho riserve sulla sua persona, ma diventerà adatta al ruolo ed al momento storico solo dopo un BEL CORSO SERALE DALLA SIG.RA CAMUSSO!
Non me ne voglia, cara Presidente: in fondo la stimo come persona onesta, ma in questo momento l’onestà, sebbene sempre apprezzabile, non è assolutamente sufficiente.
Credo che ci sia bisogno di una lotta senza quartiere. Per condurla nel miglior modo è necessario
INTERROGARSI SU:
• CHI FUMMO;
• CHI ERAVAMO;
• CHI SIAMO;
• DOVE ANDIAMO;
• CHI SAREMO.
E poi ricordare:il tuo futuro è nelle radici del tuo passato.
MARIO SINDACO