Asl Salerno, Commissario Straordinario dispone i pagamenti di tutti i fornitori della Sanità

0
477

“Tutti pagati i fornitori della sanità privata, con le farmacie già giunte a vedersi pagato gennaio 2012 e per le quali residua da pagare, in base al protocollo di intesa dell’aprile 2011, il mese di gennaio 2011, per il quale si sta cercando – visto che si tratta di una mensilità per la quale gli avvocati dei farmacisti avevano proceduto in parte ai pignoramenti – di trovare una soluzione”.

Lo si legge in una nota dell’Azienda che poi prosegue con su scritto: “Tutti pagati i fornitori di beni e servizi indifferibili e i rimborsi previsti a vario titolo. Pagati per cassa diversi arretrati al personale. Tutto pagato il III trimestre ai cd. piccoli fornitori, a meno di errori amministrativi nella liquidazione che vengono, poi, corretti, appena segnalati, così accorpati per una questione amministrativa di evasione delle migliaia di fatture, mentre procede la predisposizione per la liquidazione del IV trimestre. Così, grazie a questa soluzione, i 75 milioni di euro di spese legali e costo del debito nel 2010 sono un lontano ricordo e tutti, prima di tutto il cittadino salernitano, beneficeranno di questo “mancato spreco”. L’Azienda è, oggi, in equilibrio operativo, nonostante i 51 milioni di euro di perdita nella gestione caratteristica – la differenza tra valore e costo della produzione, cioè la differenza, per ognuno di noi, tra lo stipendio e le spese mensili – del I Trimestre 2011, cioè NON accumula più debito corrente che si va a sommare a quello storico: a fine 2011, grazie all’azione condotta negli ultimi 9 mesi dell’anno, la perdita della gestione caratteristica non solo non ha continuato ad aumentare – come è sempre accaduto negli anni passati – rimanendo in equilibrio, ma si è trasformata in un avanzo di gestione, con il dato finale che nel bilancio consuntivo sarà inferiore ai meno 51 segnati al 31 marzo 2011.L’Azienda, inoltre, sta progressivamente “pulendo” il bilancio, con la richiesta per la prima volta ai direttori dei centri di spesa dell’assicurazione della avvenuta valorizzazione nella competenza di tutte le poste contabili, così da ridurre progressivamente il fenomeno delle sopravvenienze e dei risconti che consentivano e consentono una lettura realistica dell’andamento aziendale solo agli addetti ai lavori che sanno distinguere tra “gestione caratteristica” e partire straordinarie.

In sintesi, è stato chiesto di fare quello che ogni buon padre di famiglia fa a casa propria: se ordino un bene/servizio o se impegno una somma la competenza è quella dell’anno in cui lo faccio, secondo i corretti principi contabili, altrimenti rischio di indebitarmi senza saperlo.

Mentre prosegue quest’opera, che avrà riflessi positivi solo nei prossimi esercizi finanziari evitando l’insorgere di perdite/impegni ignoti da iscrivere a sopravvenienze, la perdita complessiva è, comunque, passata dai meno 250 milioni di euro del 2009, dai meno 293 milioni di euro del 2010 (prima della correzione finanziaria ex decreto 42/2011), dai meno 64,5 milioni di euro del I Trimestre del 2011, insomma i noti 740 mila euro al giorno persi per 365 giorni all’anno, al meno 84 milioni di euro del preconsuntivo 2011: negli ultimi 9 mesi dell’anno, cioè, si sono persi “solo” 20 milioni di euro, perdendo in 9 mesi ciò che prima si perdeva al mese. Tutto questo senza finanziamenti extra rimessa, senza alcun ripiano perdite regionale, ma, anzi, continuando a pagare rate a SoReSa per transazioni e anticipi fatti negli anni precedenti.

Ieri, l’ASL di Salerno, nel marzo 2011, ebbe difficoltà a pagare gli stipendi, con la media dei fornitori ferma alla primavera 2010. Oggi, l’ASL di Salerno, nel marzo 2012, è una tra le pochissime ASL italiane ad aver saldato l’intero 2011 ai fornitori della sanità privata, in un momento nel quale si continua a parlare dei ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione che, ovviamente, si riflettono sull’andamento aziendale di tanti fornitori.

Ieri, secondo uno studio della CGIA di Mestre, l’ASL di Salerno nel 2010 era una delle peggiori pagatrici d’Italia e continuava a produrre “perdita corrente”, cioè continuava a spendere più delle risorse trasferite dalla Regione: ogni settimana, ogni mese, ogni anno, una parte di quanto ordinato e consegnato ai fornitori non poteva, quindi, essere pagato regolarmente con le risorse disponibili e, così, continuavano ad allungarsi i tempi di pagamento.

Oggi, vi è chi si lamenta del ritardo di qualche giorno. Ma non nel pagamento della mensilità, ma dei saldi previsti dai rispettivi contratti con la sanità privata dopo il pagamento mensile degli acconti, quelli che ieri erano incerti nel “se” e nel “quando”.

Procedendo secondo il Piano Attuativo approvato dal Presidente della Regione, On. Stefano Caldoro, con il decreto n. 73 del 24 ottobre 2011, tutto questo è avvenuto:

1. non solo senza chiudere nulla, se si eccettua il caso del PO di Scafati – dopo il sequestro del blocco operatorio e della farmacia da parte dei carabinieri – per il quale è stata prevista una riqualificazione riabilitativa di eccellenza con un investimento che raggiungerà complessivamente il milione di euro;

2. ma, soprattutto, investendo in infrastrutture e apparecchiature biomedicali quasi 10 milioni di euro nel 2011 e prevedendo a bilancio 38 milioni di euro nel 2012.

C’è ancora molto lavoro da fare, anche sul piano amministrativo gestionale, a esclusivo vantaggio dei cittadini salernitani, soprattutto in termini di qualità e quantità dei servizi sanitari: è questo l’impegno per questo 2012″.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here