Veneto. La proposta del Servizio farmaceutico regionale sul decreto liberalizzazioni

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I Comuni dovranno inviare la richiesta di parere agli Ordini dei Farmacisti provinciali e alle Aziende Ulss entro il prossimo 10 aprile, per ottenerne il parere di competenza entro il successivo 16 aprile. Entro il 7 maggio la classificazione delle farmacie in urbane o rurali.

Il Servizio Farmaceutico Regionale del Veneto ha elaborato un possibile percorso sulle modalità di attuazione dell’art. 11 della Legge 24 marzo 2012, n. 27 (il cosiddetto decreto Liberalizzazioni), che indica specifiche scadenze temporali per i singoli attori coinvolti. A riferirlo è Florindo Cracco, presidente dell’Ordine di Vicenza e delegato regionale Fofi, spiegando che, in base a tale proposta i Comuni, con l’assistenza e il coordinamento delle Conferenze dei Sindaci e di Anci regionale, dovranno inviare la richiesta di parere a Ordini dei Farmacisti e Aziende Ulss entro il prossimo 10 aprile per ottenerne il parere di competenza entro il successivo 16 aprile.

Nell’iter suggerito viene inoltre indicato il termine del 23 aprile per l’invio della Delibera definitiva da parte dei comuni alla Regione, ad Anci e alla Ulss competente. Quest’ultima dovrà procedere alla classificazione delle farmacie in urbane o rurali e far pervenire in Regione i dati entro il 7 maggio.

“Considerati i tempi ristrettissimi – spiega Cracco -, l’Ordine di Vicenza ha inviato a tutti i Comuni interessati una nota di indirizzo per ricevere adeguata documentazione su cui poter esprimere il proprio parere sulla base di reali valutazioni di distribuzione demografica territoriale e di sostenibilità d’impresa, nell’interesse prioritario del servizio al cittadino”. La regione ha inoltre rivisto la precedente interpretazione sui criteri per le nuove aperture: previsione obbligatoria al raggiungimento del quorum di 3.300 abitanti, ma discrezionale al superamento del 50% del dato.

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