Vicari PDL, Da russo su orari Farmacia scelta Giacobina

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“L’assessore Russo ha deciso di congelare una parte dell’economia siciliana. Infatti con una decisione discutibile l’assessore, attraverso una circolare inviata agli Ordini provinciali dei farmacisti e alle Direzioni generali delle ASP della Regione Sicilia, ha bloccato la liberalizzazione degli orari delle farmacie. Secondo lui, infatti a pagarne le spese sarebbero stati solo i cittadini siciliani nella duplice veste di fruitori e di erogatori del servizio. Niente di più sbagliato. Liberalizzare gli orari, invece, avrebbe garantito maggiori opportunità di accesso ai farmaci da parte dei cittadini ed offerto agli stessi farmacisti gli strumenti necessari per adeguare il servizio alle esigenze della loro utenza e del territorio. Inoltre, poter proseguire il servizio oltre gli orari ed i turni di apertura stabiliti avrebbe permesso di tenere aperta la propria farmacia tutto l’anno e per più ore al giorno, garantendo anche ai colleghi collaboratori più reddito e più occupazione. Ed invece l’assessore Russo si è nascosto dietro l’articolo 117 della Costituzione, laddove alloca la liberalizzazione dei turni e degli orari delle farmacie nella competenza legislativa ‘Tutela della Salute’. Una posizione integralista e ‘giacobina’ perché liberalizzando gli orari, lasciando però invariati quelli minimi obbligatori, non si attenta la salute dei cittadini. Piuttosto ci sarebbe stata l’occasione di rilanciare la concorrenza nel mercato delle farmacie. Purtroppo ancora una volta l’assessore Russo ha perso l’occasione per fare qualcosa in favore dei siciliani e dello sviluppo della nostra Regione”. Lo ha dichiarato in una nota la senatrice del Pdl Simona Vicari, segretario dell’Ufficio di Presidenza del Senato.

1 COMMENT

  1. Ebbene pensate alle farmacie che effettuano il servizio notturno volontario. Perchè mantenere in piedi il servizio per tutte le notti quando basterebbe prolungare il servizio magari solo fino alle 22 o alle 23 considerando che è fino a quest’ora che si concentra la maggior parte del fatturato, e i cittadini?
    In città come Roma e Milano si tornerà alla turnazione? ed è giusto che ci siano delle Farmacie obbligate al turno ed altre che contemporaneamente possano tenere aperto l’esercizio ma solo fino ad una certa ora. Se i legislatori evidentemente se ne sono lavate le mani cosa dire delle Regioni? 
    Il Lazio ha evidenziato con forza il problema e sono contento che la Sicilia abbia fatto altrettanto. Mi auguro si prenda coscienza prima che sia troppo tardi che la Farmacia è un presidio che deve garantire un servizio alla comunità e non può essere trattato come un qualunque esercizio commerciale svendendo la categoria che lo tiene in piedi.

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