I clienti si sono accorti che l’importo pagato per alcuni prodotti erboristici era più alto di quello riportato nella confezione
I militari della Guardia di Finanza di Asti hanno individuato un negozio di abbigliamento del centro città e una farmacia della periferia del capoluogo che non si attenevano alle disposizioni sulla pubblicità dei prezzi.
Nel primo caso, i capi di vestiario esposti al pubblico nelle vetrine esterne erano privi dell’indicazione del prezzo; nel secondo, il costo riportato sulla confezione di quattro prodotti erboristici risultava inferiore a quello praticato alla cassa mediante la lettura ottica del codice a barre. Quest’ultimo controllo è stato reso possibile da una precisa segnalazione arrivata al numero 117 da parte di un cliente che aveva notato la sostanziale differenza tra quello che aveva pagato e l’importo indicato sulla confezione.
Visto che gli esercenti non hanno fornito giustificazioni esaustive per queste irregolarità, dovranno pagare una multa che si aggira intorno ai 1.032 euro.
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Il prezzo è libero grazie al libero mercato, l’unico errore commesso dalla farmacia, è quello di non avere aggiornato il prezzo sulla confezione, come previsto dalla normativa.
Un avviso a tutti. volete aumentare i prezzi, potete farlo, ma evidenziate il prezzo sia nella confezione vendita sia a scaffale, se esposto.
Attenzione anche ai farmaci di fascia A, di basso costo, che magari vengono venduti in regime di fascia C (con ricetta bianca non mutualistica).
Spesso uno non se ne accorge, dal momento che vengono dispensati Asempre con ricetta rossa, ma stamattina ho notato che l’allopurinolo teva da 100 era prezzato 1,80 mentre il prezzo al pubblico sul gestionale era 2,60.
Quindi stare sempre attenti, per una dimenticanza o superficialità si rischia di passare per truffatori-ì.
E come non parlare di case farmaceutiche che continuano a spedire prodotti con su stampati i prezzi di 3 anni fa (ovviamente facendosi pagare col prezzo nuovo, sia ben chiaro!!!)