Ecco il commento del Dott. Alberto Ambreck sull’operato di Federfarma con una precisa richiesta: azzerare le cariche attuali e andare alle elezioni per individuare nuovi rappresentanti che possano rapportarsi con il sistema politico. Pubblichiamo integralmente il testo ricevuto.
Nella recente Assemblea Federfarma 60 titolari non hanno votato (gli aventi diritto al voto erano 240), 24 si sono astenuti, 12 hanno votato contro la mozione del Presidente: alcuni non votanti ed astenuti come da loro affermazione” non hanno votato la sfiducia poiché poteva essere intesa come voto a favore del duo Caprino/Luciani”: Guelfi e Ghibellini.
Il problema quindi non è rappresentato solo dall’attuale dirigenza ma anche e forse soprattutto dai presidenti provinciali costituenti l’assemblea.
Evidentemente non hanno capito che (Federfarma benedicente) il “nostro sistema farmacia è morto”, hanno dimenticato che:
– la redditività della farmacia con il SSN è praticamente azzerata (pari al 4 per mille), vedi a conferma, i bilanci della farmacie comunali;
– la nostra pensione (valore della farmacia) è azzerata;
– il futuro non prevede soluzioni per l’impossibilità dello Stato ad ulteriori finanziamenti del servizio farmaceutico : se qualcuno si illude che rinnovo della convenzione e nuovo sistema di remunerazione della dispensazione del farmaco possano portare benefici economici alle farmacie è matto da legare;
– la nostra immagine è stata pesantemente lesa ed offesa: Gad Lerner educatamente si limita a dire “il presidente Racca non è proprio riuscita a convincermi di voler portare avanti gli interessi degli utenti”, educato!
– Il decreto salva l’Italia ma ammazza la farmacia, con quorum a 3.300, pianta organica annullata, ricetta fuori dalla farmacia ecc ecc
A fronte di tutto questo l’Assemblea approva la mozione finale del Presidente che annuncia al primo punto “allerta assembleare”, al terzo “convocazione permanente del consiglio di Presidenza e delle Regioni” ed in ultimo “richiesta di un confronto con la parte pubblica per il rinnovo del sistema di remunerazione della convenzione”: che coraggio, che dimostrazione di forza, di perspicacia politica, di intelligenza …… sindacale !
Siamo talmente forti che il ministro Balduzzi, peraltro molto preoccupato, si affretta a concedere una deroga esclusivamente agli ultra sessantacinquenni sussidiati rinviando al 2015 il pensionamento degli altri sessantacinquenni, riconfermando però l’abrogazione della perimetrazione (pianta organica), per cui in ogni comune le farmacie potranno spostarsi fatto salvi i 200 mt, senza vincoli di sede. Questa è l’eredità dell’attuale Consiglio, e dico eredità perché penso che dovranno andarsene rapidamente.
Sarebbe irrazionale il mio intervento se chiudessi senza una proposta, eccola: i probiviri nazionali dovrebbero proporre l’azzeramento di tutte le cariche provinciali, regionali e nazionali con conseguente nomina di commissari locali (per il nazionale devono essere tre a rappresentare nord, centro e sud) che a livello provinciale dovrebbero gestire nuove libere elezioni non telecomandate da fazioni e distributori intermedi e/o direttori di associazione, anche con la modalità del voto postale od on-line, unico sistema che permette a tutta la base di partecipare alla vita associativa. Questo permetterà ai nuovi nostri rappresentanti di riaprire rapporti coerenti con i governanti e tutte le forze politiche i cui responsabili, presi singolarmente, confermano come tutti gli italiani, essere l’attuale servizio farmaceutico al primo posto tra i servizi sanitari e questo va a merito esclusivo dei singoli titolari.
Politici e governanti dovranno dirci chiaramente se vogliono una farmacia terminale intelligente del SSN e primo servizio sanitario sul territorio, oppure se dobbiamo studiare da profumiere con conseguente trasformazione della farmacia italiana.
Politici e governanti ai quali andrà ricordato quanto affermato dall’allora Ministro della Sanità Carlo Donat Cattin (se Le concedono il permesso torni tra noi) che la “farmacia è un pulpito equamente distribuito su tutto il territorio italiano da cui si parla non solo di farmaci, e che nel momento elettorale esprime oltre 120mila preferenze”
Concludo con un cordiale invito a tutti i rappresentanti sindacali dei titolari italiani (evidentemente con particolare riferimento ai rappresentanti nazionali): avete fallito a livello mediatico favorendo l’immagine del titolare di farmacia quale essere perfido (privilegiato, castaiolo, Paperon dè Paperoni, asociale) negando quindi anche voi la nostra valenza socio sanitaria. Avete fallito a livello sindacale azzerando la redditività e il valore della farmacia stessa, avete fallito a livello politico poiché non si è visto uno schieramento politico dalla nostra parte nella recente evenienza del decreto sulle liberalizzazioni malgrado, come già affermato, l’apprezzamento pressoché totale degli italiani, e quindi per favore tornate nelle vostre farmacie.
Egregi professionisti del sindacato, da 30 anni nello stesso posto peraltro con rimborsi adeguati, con questi risultati avete tutti fatto il vostro tempo e non meritate più il nostro contributo economico del quale io sospenderò il versamento.
PS: dimenticavo il progetto Zenith. IMS Health fa il proprio lavoro di raccolta e trattamento dati della salute e logicamente vende questi dati alle Aziende, Federfarma ritiene di dover assicurare l’apporto operativo (data entry) di 12 mila farmacie che saranno omaggiate di un corso ECM (caspita!) e con la possibilità di accedere gratis ai dati che peraltro sono già nei sistemi delle proprie farmacie. Davvero scarso il valore della nostra attività anche per i presunti nostri rappresentanti. Si afferma però che in questo modo Federfarma con Promofarma potrà “continuare e anzi ampliare il proprio ruolo di tutela della categoria”. Appunto! Avrebbe riso anche Petro… lini.
Ha ragione dottor AMbrek a casa soprattutto a Milano, dove regna il caos, i soliti vecchi gerarchi, consulenti incapaci, direttori che fanno il doppio lavoro usando le loro cariche, si scoprano gli altarini o li facciamo scoprire noi. Dimissioni di tutti. mi metto a raccogliere firme.
[…] – Riprendiamo un pezzo tratto dalla lettera del dott. Alberto Ambreck del 18/04/2012 – PS: dimenticavo il progetto Zenith. IMS Health fa il proprio lavoro di raccolta e trattamento […]
Ciao Ambreck.
Spezzo una piccola lancia in favore di Federfarma ai fini di chiarire qualche lato oscuro, al di la della questione economica.
Zenith non è solo inviare i dati, ma anche ricevere anche il rapporto con l’analisi della tua farmacia confrontata col mercato.
Leggi qui:
http://www.farmaciavirtuale.it/2012/04/progetto-zenith-federfarma-promofarma-ims/
ciao.
Alfonso se federfarma riuscisse in questo tanto di plauso ma dubito che una struttura come la loro riuscirà in un progetto simile esempio lampante è Credifarma è divenuto negli anni un carrozzone burocratico incredibile quando sarebbe potuto essere un gioiello. Inoltre federfarma nel suo accordo si è dimenticato di specificare che sono molti i farmacisti che come ci segnala la Farmacia Mandragona che già usufruiscono di tale strumento ” E’ un servizio che ho già con IMS , e mi pagano pure ….”
Ciao Felice,
questa diciamo che è la vision politica, io mi riferivo al dato strettamente tecnico.
cmq noto che tutti si lamentano ma resta sempre tutto uguale.
ciao
Alfonso sappiamo entrambi quanto sarebbe fantastico se un progetto simile funzionasse, (Aiuterebbe i farmacisti a ricavare dati fondamentali per la propria sopravvivenza) ma purtroppo da mia esperienza personale (nonostante sia giovane) la politica ed in questo caso più specifico la politica di Federfarma sarà come la ruggine ed anche questo progetto non diventerà nient’altro che uno strumento di potere e dubito fortemente che mai qualche farmacista avrà la possibilità di ricavare da tutto questo un reale vantaggio.
Esiste il sistema FARMAPLAN che distribuisce la federazione delle COOPERATIVE = FederfarmaCO che consente alle farmacie socie delle cooperative di estrapolare i dati mensilmente ed avere i raffronti con la media locale. Sicuramente più affidabile ed più utile , perchè sul territorio ,del solo mercato nazionale
poveri e meschini noi farmacisti, di tutta la lettera del dott Ambreck, tra l’altro come sempre eccezionale nella esposizione dei fatti e nel proporre soluzioni, ci interessiamo di dicutere quale sistema dati sia più o meno costoso ed interessante.
nel momento in cui la farmacia italiana, così come è sempre esistita fino ad ora, con la sua capillarità che permetteva un tempo la redditività anche a colleghi meno fortunati commercialmente, in quanto titolari di farmacie rurali dsagiate, non esisterà più, cosa serviranno i dati?
spero solo di poterli stampare non in carta patinata, per un utilizzo utile se non doveroso; la sola pergamena di laurea potrebbe non bastare.
[…] del Farmacista Titolare da parte degli Italiani ad una figura come direbbe il Dott. Ambreck perfida, privilegiata, castaiola e Paperon dè […]