Pongo la questione della pubblicità da parte di un medico di base della farmacia situata sotto il suo ambulatorio e che, probabilmente, gli fornisce i locali: sul timbro personale che il medico appone alle ricette, sotto l’indirizzo e il numero telefonico appare la dicitura “Angolo Farmacia X”. Ravvisa gli estremi di un comportamento scorretto?
Certamente è come dice Lei: il medico finisce per fare pubblicità alla farmacia menzionandola per dare l’indicazione logistica alla sua clientela. Se non scorretto il comportamento del medico è certamente inopportuno, anche se credo che si tratti di una sottigliezza che non possa sfociare in nessun intervento operativo.