La recente manovra del governo Monti ( legge n.214 del 22/12/2011, articolo 33), così come il precedente DPR n.138 del 13 agosto 2011 (convertito con modificazioni dalla legge n.148 del 14 settembre 2011), sancisce che entro il 13 agosto 2012 gli Ordini Professionali dei medici chirurghi e quelli delle professioni sanitarie non mediche dovranno stabilire le sanzioni da applicare a chi non acquisisce ogni anno i crediti ECM necessari per soddisfare gli obblighi formativi.OBBLIGO ECM PER LA FORMAZIONE
Il numero di crediti che ogni professionista della Sanità è tenuto ad acquisire per il triennio 2011-2013 è di 150 ECM, con un minimo di 25 ed un massimo di 75 per anno. I crediti ottenibili attraverso convegni, congressi, conferenze, simposi, gruppi di miglioramento, attività di ricerca, docenze e tutoring non possono superare complessivamente il 60% delle attività formative, cioè 90 crediti nel triennio. I crediti acquisibili attraverso la partecipazione ad eventi sponsorizzati non devono eccedere un terzo del totale (50 crediti). Nessuna limitazione è invece prevista per l’accesso ai corsi in modalità FAD (ad eccezione degli infermieri professionali, per i quali il limite è fissato alla soglia del 60%).
L’E-LEARNING RAPPRESENTA LA MIGLIORE SOLUZIONE PER ASSOLVERE AI PROPRI OBBLIGHI FORMATIVI.
L’obbligo formativo è del singolo. Resta comunque fondamentale il ruolo svolto da ASL, AO ed Ordini, cui SalusNet offre strumenti e soluzioni per la gestione della proprie politiche formative. Prima dell’introduzione di questa normativa, pur essendoci formalmente l’obbligo per gli operatori della sanità di partecipare a programmi formativi, la sanzione, in caso di inadempimento o di parziale adempimento, non era ancora divenuta operativa. Adesso che questo gap è stato colmato, i riflettori si spostano sulle sanzioni e sulle modalità attraverso cui assolvere a tale obbligo. Considerando l’attuale contesto economico-finanziario e la sensibile riduzione dei budget, appare evidente che le attività formative debbano necessariamente coniugarsi con un contenimento della spesa e con rigore gestionale, mantenendo sempre alti i livelli qualitativi del servizio, presupposto e finalità ultima dell’ECM. L’intervento formativo in modalità e-Learning rappresenta una soluzione concreta proprio perché è in grado di soddisfare standard di qualità a costi competitivi e contenuti. In ambito sanitario, l’Italia risulta essere un paese ancora troppo diffidente nell’utilizzo di tali tecnologie. Abbattere le barriere culturali che vedono nella FAD uno strumento ancora poco conosciuto e diffuso, rappresenta un nostro importante ed ambizioso obiettivo.
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i crediti con i relativi interessi che ci sono dietro stanno potando a un peggioramento della formazione professionale, si rincorrono i crediti e non quello che effettivamente serve alla propria attività. l’italia oggi è questo un mercato nel senso peggiore .
favorevole a gli ECM solo se ottenuti tramite percorsi formativi intra extra aziendali da svolgere in luogo delle ore lavorative effettive del dipendente nel proprio orario.
sforando il termine ultimo dell’orario quotidiano di lavoro il dipendente dovra’ pero’ ritrovarsi un credito di tempo sotto forma di ore di ferie.altresi’ obbligando i dipendenti a svolgere gli ECM nel proprio tempo libero l’azienda,la regione,lo stato si pone in condizione di mobbing.
Gentile Fabio, la formazione (che a mio avviso non andrebbe imposta) é un momento di crescita personale che dovrebbe interessare noi operatori sanitari per migliorare la nostra figura… Se l’unica cosa che ti preme sono le ore di lavoro o le ferie pagate siamo messi davvero male…