Alcuni farmacisti di Palermo, non ci stanno, per parafrasare la famosa presa di posizione dell’ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Non si nascondono certo dietro ad un dito i dottori Alessandro Salem, Ivan Tortorici, Maria Carmela Sorci, Salvo Angilella e Marcello Argento, ma anzi hanno deciso di trasformarsi in parte attiva e combattiva. Alcuni loro comunicati manifestano chiaramente una posizione in netto contrasto con Federfarma e con Utifarma: “Quando si toglierà questa fiducia alla fallimentare presidenza Racca? Le poltrone da lei distribuite sono così tanto appetibili da ingessare un Sindacato Nazionale??? RICORDIAMO CHE SIAMO GLI UNICI CHE “SALVIAMO L’iTALIA” medici, avvocati, taxi, banche, energetici, comunicazioni e sindacati lavoratori non sono stati toccati!!! Non ci venite a dire che il nostro sindacato ha fatto quel che poteva!!!” .
I toni sono ovviamente duri, anche feroci, ed evidenziano come molti non abbiano ancora accettato il cambiamento epocale a cui sta andando incontro la farmacia. Lottano per difendere quelli che considerano essere i loro diritti. Le accuse di mancanza di dialogo e confronto con la “base” e di aver stretto un “patto con il diavolo” sono quelle che che vengono mosse, sempre più apertamente, ai sindacati di categoria. Non si usano mezzi termini, sopratutto per argomenti “caldi” come quello degli orari delle farmacie: “In merito alla disputa sugli orari e giorni di apertura, sarebbe corretto che il Sindacato assumesse una posizione ed una linea applicativa chiara ed univoca, anche prendendosi le proprie responsabilità e comunicandole chiaramente agli iscritti, non sottovalutando i pareri degli organismi preposti evitando inoltre pericolosi scontri con L’Ordine persino sui media. Ricordiamoci che un’apertura selvaggia delle Farmacie danneggia quelle farmacie che, con sacrificio, svolgono il servizio, per obbligo di Legge, di notte, nei fine settimana e nei giorni festivi”.
La situazione è molto tesa, e l’unica cosa certa è che il partito di chi rifiuta e/o critica aspramente il lavoro fatto dai rappresentanti di categoria cresce, è una minoranza probabilmente, ma cresce. Assistiamo ad uno scontro che sta portando in risalto le voci di molti farmacisti “arrabbiati”: hanno intenzione di intraprendere una lotta feroce, e sicuramente non molleranno nemmeno un centimetro senza combattere duramente.