Ma sarà poi tanto terribile questo progetto Zenith? Sarà proprio, come sostiene la redazione di “Quellichelafarmacia”? Può essere davvero la quintessenza della fregatura? Molte menti analitiche si porranno sicuramente questo problema, ed è bene ricordare che “dubito ergo sum” è una buona filosofia di vita. Almeno, come ogni altra. Per dissolvere ogni dubbio, abbiamo a nostra disposizione, tra gli altri strumenti, la possibilità di fingere di avere già stipulato il contratto. Cosa accadrà, appena avremo acconsentito all’invio dei nostri dati ad Ims? Rispondere è presto fatto, vi arriverà questa ulteriore letterina:
Sondaggio IMS
Dopo essersi posti qualche giusta domanda sui motivi che spingono Ims a porre ogni singolo interrogativo, da quello in cui viene chiesto se negli ultimi due anni la farmacia è stata ristrutturata, alla serie di domande volte a capire quanto la vostra farmacia guadagni in un anno, ci proponiamo di commentare soltanto l’ultima parte della lettera. La prima parte, quella dei quesiti, è francamente scoraggiante: innanzitutto porre trentatrè domande contravviene al contratto, che dava risalto al fatto che tutta l’operazione non avrebbe interferito con l’attività. Beh riempire i questionari, porta via tempo. Inoltre sono domande a cui non vorrebbe rispondere nessuno, o meglio, perchè qualcuno dovrebbe rispondere? Cosa interessa ad Ims del numero e della disposizione delle vetrine di ogni farmacia? Ma come detto, questa parte della lettera vogliamo ignorarla. Andiamo all’ultima paginetta dove i caratteri sono un po’ più piccoli, per la verità nemmeno molto.2. Finalità del trattamento dei dati
Il trattamento dei dati è diretto al raggiungimento delle seguenti finalità:
1) per poter ricevere da IMS Health, direttamente nel software gestionale della Farmacia, la Banca Dati ReportFarma, contenente i prezzi medi per i prodotti OTC e SOP praticati dalle farmacie della provincia;
2) per realizzare studi e ricerche di mercato da cedere a terzi in forma anonima, senza ulteriori richieste di dati tramite nessun mezzo di comunicazione (fax, e-mail, telefono, posta ordinaria).
7. Diritti dell’interessato
Lei potrà rivolgersi al Titolare inviando una mail a progettozenith@it.imshealth.com per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’articolo 7 Codice Privacy, di cui riportiamo di seguito gli aspetti principali:
o diritto ad ottenere dal Titolare la conferma dell’esistenza o meno di propri dati personali e la loro messa a disposizione in forma intelligibile;
o diritto a conoscere l’origine dei dati, le finalità e le modalità del trattamento, la logica applicata al trattamento, gli estremi identificativi del Titolare e dei soggetti cui i dati possono essere comunicati;
o diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettificazione e l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge;
o diritto di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati.
Abbiamo riportato solo due punti, ma speriamo di poter commentare, assieme ai nostri lettori che spesso commentano ed arricchiscono gli articoli, anche gli altri punti, e magari anche le domande della sezione precedente del documento. Analizzando questi due punti, diventa evidente che il responsabile del trattamento dei nostri dati è IMS Health, società che fa profitto con la vendita di dati. Non si vede più scritto da nessuna parte ne Federfarma, ne Promofarma, sigle che erano presenti nel contratto. Siamo nella bocca del leone. Il feroce “re della foresta” prima si prende i nostri dati in forma gratuita, poi ci pone 33 domande tanto per integrarli meglio, gratis ancora, poi ci informa che i dati saranno utilizzati, in forma anonima, per indagini di mercato cedute a terzi. Ora questi terzi, pagheranno i miei dati? Certo che si, e li pagheranno cari. Da notare l’utilizzo del verbo “cedere” riferito alla vendita dei dati: “cedere” è un verbo che non fa pensare alla vendita ma più alla donazione. Ma qui non siamo al cospetto di una società no-profit. A questo punto Ims ci informa che non saremo più contattati per ulteriori informazioni: ovviamente, sanno già tutto. Sul capitolo “Diritti dell’interessato”, colui che ha messo in forma scritta questa lettera ha dovuto davvero fare una grande opera acrobatica: se cercate bene tra le righe di quei diritti, non troverete nulla che già non sapevate, nulla che implichi un diritto che Ims offre ai sottoscrittori. E’ la semplice applicazione della legge sulla privacy. Nella sottile e perversa strategia lessicale sembra che Ims, in questo nobile capitolo, ci stia donando dei diritti, dalla vetta del monte Olimpo, invece quelli, qui indicati come diritti, sono i doveri della IMS s.p.a. in base alla legge sulla privacy. Deve essere bello offrire agli altri ciò che già gli spetta di diritto e farlo sembra un’elargizione. Aderendo a questo oramai “mitico” progetto “Zenith” diamo il consenso ad una Società per Azioni di impossessarsi dei nostri dati e di rivenderli a terzi, a prezzi salati. Il farmacista raccoglie i dati e li regala ad una società che ci costruisce un fatturato iperbolico sopra. Se va bene a chi lo sottoscrive, tutti a posto. Il problema nasce dal fatto che questo progetto è sponsorizzato dal sindacato dei farmacisti titolari, FederFarma. Attraverso Promofarma, il sindacato che dovrebbe difendere le farmacie ed i farmacisti titolari, butta i suoi affiliati in questo nobile progetto. Un’opera di carità per Ims. Ognuno si faccia la propria opinione. Ma crediamo che sia giunto il momento in cui alcuni Enti dovranno cominciare a rispondere a qualche domanda.
Business is Business
Il Presupposto iniziale è che ognuno fa il suo mestiere . IMSHealth , grande Multinazionale di Analisi del Mercato Farmaceutico, ha necessità di avere dati accurati e fa giustamente e bene il suo mestiere.
Proviamo a pensare che approccio avrà avuto IMS per il Progetto Zenith. La prima ipotesi sicuramente sarà stata quella di rivolgersi alla Distribuzione Intermedia . Il dato era poco attendibile . Sapere quante unità vengono vendute attraverso la Distribuzione Intermedia è un valore di sell-in poco raffinato. Alternativa ipotizzabile , la ricetta elettronica ; quindi rivolgersi a circa 50-60000 Medici di Medicina Generale. Ciò avrebbe implicato un accordo Sindacale difficile da gestire oneroso e di basso livello quanti e qualitativo : le prescrizioni in uscita dagli studi medici , e poi ? Cosa fa il paziente nelle Microaree , come sono concentrate le patologie , quali sono i consumi etc etc . Non poteva andare bene un livello di analisi qualitativapoco accurato . Tra l’altro nonostante il rimborso che i MMG ricevono dalla loro convenzione per la tecnologia informatica , quest’ultima è estremamente semplicistica e senza offese poco raffinata anche con l’avvento della ricetta elettronica . A questo punto era necessario fare una operazione qualitativamente elevata che solo La Farmaciapuò fornire . 17.000 tra breve 20000 computer dove è possibile avere in modo raffinato il sell-in il sell out le analisi per microarea , patologia etc ma anche i dati su OTC ,Integratori Presidi . Indubbbiamente ottima operazione quali e quantitativa per IMS, decisamente meno interessante per Promofarma dove forse il raggiungimento di un “modesto budget” è sembrato essere appetibile per POTERLO riversare sulle Associazioni Provinciali. Obiettivo più facile rispetto alla gestione di una struttura di Ricerche di Mercato” classica di un Centro Studi da dover gestire secondo una logica Aziendale tesa a generare Business. Ma sopratutto tesa a fare “concretamente lobbing seria “. La farmacia Italiana è oggi collocata nel Mercato; è inutile non volerne prenderne coscenza . Se prima la concorrenza non era esistente oggi c’è ed è aggressiva ( GDO-Distibuzione Intermedia- Parafarmacie)ed opera con una bocca di fuoco concentrica sulla farmacia . E parlando di mercato Italiano si deve tenere presente del contesto nel quale si opera . L’Italia, l’Europa sono oggi mercati di prodotti maturi . Se ad un Mercato Maturo corrisponde un apparente minore stimolo alla sana competizione , dall’altro è un mercato dove le quote vanno mantenute con la logica della Competenza , ma anche della Competitività .I nuovi attori hanno difficoltà ad entrare in un mercato maturo per mancanza di Comptenza , che invece la farmacia possiede. Quindi oggi la farmacia deve essere più pronta alla sana competitività vs i Concorrenti reali ( GDO Parafarmacie Distribuzione Intermedia )
Allora perchè trasferire il Know-how di un Mercato Maturo ad altri attori che non la hanno ? Credo che qui sia il punto da chiedere a Promofarma per avere una risposta Strategica definita e chiara
Con stima
Primi dati sul questionario proposto ne “La Casa dei Farmacisti”
Quesito proposto:
“La tua Associazione Provinciale ti chiederà di aderire
al progetto Zenith. Che farai?
Risposte pervenute al 01/05/2012:
1) ADERIRò 2,82%;
2) NON ADERIRò 83,10%;
3) CI PENSERò BENE 14,08%
– HANNO FINORA RISPOSTO AL QUESTIONARO 71 COLLEGHI .
1) Aderirò 2 voti
2) Non Aderirò 59 voti
3) Ci penserò bene 10 voti
Vi chiediamo di partecipare tutti al sondaggio presente sulla Casa del Farmacista Ecco il link: https://www.facebook.com/groups/121857944503324/
Felice Guerriero
Quellichelafarmacia