Secondo alcune delle prime analisi in proposito, il delisting è soltanto una astuta mossa diversiva. Il coordinamento delle parafarmacie sostiene che i medicinali liberalizzati rappresentanto solo il 4 per cento dei farmaci analizzati dall’Aifa e solo uno dei farmaci contenuti nella lista è nella classifica top 20 dei farmaci più venduti. Il Coordinamento delle parafarmacie in un comunicato, attacca: “La maggior parte dei medicinali che lasceranno la fascia C per essere venduti nelle parafarmacie senza ricetta medica, il cosiddetto delisting, sono farmaci totalmente in disuso. Qualcuno pensava fossero già stati ritirati dal commercio”. Dopo tanti mesi di lotte, di pomposi discorsi, di promesse… il bottino sembra piuttosto striminzito. Secondo molti, la scelta dei farmaci è stata studiata in maniera molto attenta, proprio per liberalizzare soltanto medicinali con un mercato piuttosto ristretto e antiquato. “In Italia oggi sono presenti 4 mila parafarmacie, una realtà economica e occupazionale che non ha confronti in tutta Europa, proprio per questo ci aspettavamo una maggiore consapevolezza e coraggio, specie in un Governo che ha fatto della concorrenza e della ripresa economica la propria bandiera”, queste in ultimo sono le parole, piene di amarezza, contenute nel comunicato inviato dal Coordinamento parafarmacie ai mezzi comunicazione. Sicuramente, ci saranno presto ulteriori novità e molte polemiche.