A volte è bello parlare anche di realtà italiane positive. A dire il vero preferiremmo parlare solo di quelle, ma sono rare. L’univerità di Urbino e quella di Camerino hanno di recente firmato un accordo per formare giovani farmacisti in Camerun. In collaborazione con l’Università di Dshang si è varato un progetto volto a trasferire le conoscenze della moderna farmacologia in Camerun, uno stato enorme che sta lottando con la diffusione di diverse malattie che ogni anno falcidiano milioni di persone. Dal prossimo anno accademico, verranno scelti 20 giovani laureati del corso rivolto alle professioni sanitarie dell’università di Dshang, saranno formati da un corso, presso le stesse strutture dell’università camerunense, per adeguare la loro preparazione a quella italiana; tra le altre cose impareranno la nostra lingua, e nel secondo anno saranno ad Urbino e a Camerino per studiare e fare tirocinio. Quando verranno ritenuti pronti, torneranno nel loro suolo natio ed, affiancati nei primi mesi da docenti di Urbino e Camerino, attiveranno una nuova facoltà creata per l’occasione. Il progetto sembra meraviglioso. Il professor Stefano Pivato, Rettore dell’Università di Urbino ha dichiarato in proposito: “Per l’Università di Urbino è un nuovo e prestigioso passo verso l’internazionalizzazione dell’Ateneo e l’integrazione con le altre università marchigiane. Ringrazio i colleghi che si sono mostrati sensibili e attenti a un tema così rilevante quale la formazione delle nuove generazioni in un paese che punta su innovazione e ricerca per il suo futuro sviluppo, qual è il Camerun”. Orazio Cantoni Preside della facoltà di farmacia di Urbino ci spiega meglio: “In Camerun ci sono molte emergenze, molte parassitosi. Ci siamo incontrati con un docente camerunense che è un punto di riferimento delle agenzie internazionali che si occupano delle malattie in questo paese, come malaria e aids. Vorremmo perciò organizzare delle spedizioni sul campo, in Camerun, per combatterle. Si tratta di malattie che si combattono con dei preparati farmaceutici di una volta, che le nostre farmacie non fanno più perché non servono ma possiamo insegnarle”. Le malattie che più affliggono questo grande paese sono l’Aids, colera, malaria, febbre di dengue, cecità fluviale, poliomelite. Questo progetto ambizioso, riscuote certo molto entusiasmo, poichè si prefigge di formare uomini e non di inviare scatoloni di rimanenze. Invece di regalare pesci, s’insegna a pescare.
2 risposte a “Il Camerun studierà a Urbino e a Camerino”
Complimenti per aver selezionato questo articolo.
Le piccole Universitá come Le iccole Farmacie, le piccole imprese , i piccoli Tribunali , i piccoli Ospedali fanno delle cose grandi. Ricordiamolo a chi ha fatto dell’isola economia discala un principio di falso risparmio che invece e solo bargain
Con stima
Gentile dottor Adrower,
la ringrazio molto per le sue parole. L’articolo che ho scritto voleva proprio sottolineare come una piccola realtà (non così piccola), possa contribuire a grandi imprese. E’ un monito per tutti, e stabilisce un confine tra chi fa davvero qualcosa e chi, invece, sa fare solo polemiche.
Cordialità.
Giacomo Giannecchini