E’ arrivato un importante momento storico nel campo farmaceutico, in particolare nella lotta all’Aids: è giunto il primo sì alla pillola che dovrebbe aiutare a prevenire, e non solo curare, l’infezione da Hiv. Ci sarà molto da discutere anche a livello politico e culturale sul concetto di prevenzione, ma “il dado è tratto”. L’Fda, il corrispettivo statunitense dell’Aifa ha dato il suo primo assenso con 22 esperti che si sono espressi favorevoli all’utilizzo del medicinale. Rimane un’esame e se anche questo fosse superato, si potrebbe pensare che a metà Giugno il “Truvada” potrebbe già essere nei banchi delle farmacie. Il farmaco in questione è un antiretrovirale, ed è nato da una combinazione di due farmaci usati anni fa, Emtriva e Viread. E’ utilizzato già da quasi dieci anni nella cura di persone infette da Hiv; ma la rivoluzione sta nella caratteristica, per ora riscontrata solo con “Truvada”, di produrre un effetto preventivo. Si pensa di utilizzarlo nelle “categorie a rischio”: coppie omosessuali, coppie con un’infetto, tossicodipendenti… Siamo sicuri che su questa categorizzazione, nei mesi a venire, si discuterà moltissimo. Intanto possiamo dire che i test clinici, dal 2007 al 2009, in sei Paesi, ha dimostrato un efficacia del 44 per cento.