Chi è questa donna?


“Il governo continua a sbagliare. Le norme sulle farmacie sono partite male e con il disegno di legge approvato in Consiglio dei ministri le cose andranno peggio”. A parlare è Annarosa Racca, presidente di Federfarma, in un intervista ad “Il Tempo”. La presidente si lamenta a 360 gradi. Eliminare la pianta organica, secondo Racca, è un modo di concepire la farmacia a favore dei cittadini e non dei farmacisti, le farmacie non posso essere distribuite disomogeneamente. La norma che prevede che sia il Sindaco e non più la Regione a decidere sui trasferimenti delle farmacie, secondo la presidente di Federfarma, è un peggioramento della già brutta situazione precedente: si perde in trasparenza. Segue un incredibile elenco di accuse al governo Monti di distruzione di un sistema, che ha sempre reso al cittadino un ottimo servizio. Annarosa Racca, torna a fare il proprio mestiere, e difende a spada tratta i farmacisti titolari, spiegando al giornalista che la interroga come questo decreto possa diventare letale per tutti i farmacisti: non solo per i titolari, farà, a suo parere, crollare tutto il sistema. Nell’intervista, una frase in particolare ci stupisce: “Mi sembra chiaro che è una battaglia in favore della grande distribuzione, per far sì che i farmaci siano venduti nei supermercati”. Non sembra appartenere alla stessa persona che abbiamo seguito, attraverso le sue dichiarazioni, nelle ultime settimane. Stentiamo a riconoscerla. Woody Allen diceva: “Con la schizofrenia non si è mai soli”.


3 risposte a “Chi è questa donna?”

  1. è ovvio che è tutto un muoversi (e male) laidamente a favore della gdo per rendere il farmaco un bene di consumo. personalmente approvo l’aumento del numero delle farmacie, ok, ma assegnarle senza meritocrazia con il concorso a soli titoli è una vergogna! la Racca ha sbagliato perchè ste cose non l’ha dette prima…. ma voi da che parte state??

  2. Gentile dottor Urani,
    la ringrazio innanzitutto per il commento all’articolo, che impreziosisce il giornale. I commenti sono linfa vitale, aggiungono realtà ed animano il confronto. Vorrei però risponderle alla domanda “Ma voi da che parte state”, o meglio da che parte sto: Io, finché me lo si permetterà, non “sto” da nessuna parte. Non sono un farmacista, non sono iscritto a nessun sindacato, ne partito. Leggo, rifletto e scrivo. Non penso certo di essere oggettivo, l’oggettività, come lei ben sa, non esiste, ma l’onestà intellettuale si. Non credo nemmeno di esser bravo in quel che faccio ma non sono schierato con nessun esercito: forse proprio perché non sono sufficientemente bravo nessun esercito mi vuole… Cerco di farmi un’opinione su quel che leggo, sulle interviste che faccio, sulle persone che incontro, e sulle tematiche legate al mondo della farmacia, e poi ne scrivo.

    Cordialità,

    Giacomo Giannecchini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *